Bisaccia, "Giornata della Memoria" al Cinema Romuleo

Con "E' tutto cinema" il Forum dei Giovani di Bisaccia ha presentato il 27 dicembre 2022, presso il Cinema Romuleo, il progetto per la realizzazione di un cineforum: una proposta cinematografica per l'intera comunità, con il fine di creare "uno spazio concreto che possa dare luce a questioni e realtà socio-culturali vicine e lontane o semplicemente divertire" che nasce, soprattutto, dalla volontà di rafforzare e consolidare i rapporti sociali tra i cittadini. Il primo appuntamento con il cineforum si è tenuto, appunto, martedì 27 dicembre con la prima del documentario "Sulla Via dei Padri" e con la partecipazione del regista Bruno Palma.

Venerdì 27 gennaio 2023 a partire dalle ore 21:00, il Forum dei Giovani di Bisaccia rinnova il suo appuntamento con il Cineforum in occasione della "Giornata della Memoria", un giorno importante per tutta l'Italia e il Mondo intero durante il quale avviene una commemorazione pubblica non soltanto della shoah, ma anche delle leggi razziali approvate sotto il fascismo, di tutti gli italiani, ebrei e non, che sono stati uccisi, deportati ed imprigionati, e di tutti coloro che si sono opposti alla "soluzione finale" voluta dai nazisti, anche a rischio della vita. Il 27 gennaio è il giorno in cui, alla fine della seconda guerra mondiale nel 1945, i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz vengono abbattuti dalla 60esima armata dell’esercito sovietico. E per non dimenticare, la giornata del 27 è andata ad assumere col tempo un significato simbolico: quello della fine della persecuzione del popolo ebraico.

Le porte del Cinema Romuleo di Bisaccia, il 27 gennaio 2023, si riapriranno alle ore 21:00 per la visione del film "Ogni cosa è illuminata", un film di genere commedia, drammatico, diretto da Liev Schreiber, con Elijah Wood e Eugene Hutz. Uscito al cinema il 11 novembre 2005. Durata 102 minuti. Il film è la trasposizione cinematografica  del romanzo omonimo di Jonathan Safran Foer  e racconta di un viaggio che ricalca quello fatto dall’autore nel 1999 in Ucraina, alla ricerca di informazioni sulla vita di suo nonno.

Jonathan (Elijah Wood) è un giovane ebreo americano di origini ucraine, il cui nonno era emigrato negli Stati Uniti a causa delle persecuzioni naziste. Il ragazzo decide di ripercorrere la storia del suo avo e vola in Ucraina per rintracciare Augustina, la donna che salvò il vecchio Safran Foer dai rastrellamenti nazisti, nascondendolo nella sua casa a Trachimbrod, un piccolo villaggio cancellato dalle cartine geografiche dai tedeschi. Nel suo viaggio di ricerca, Jonathan è accompagnato da Alex (Eugene Hütz), un ragazzo sempre su di giri, con una scarsa padronanza dell’inglese, la passione per la cultura pop americana e una certa propensione per le gaffe. Insieme a lui fa da guida suo nonno, un anziano burbero e antisemita (Boris Leskin), che finge di essere cieco e per questo si fa portare da un cane squilibrato di razza Border Collie. I due non hanno nessuna preparazione nella ricerca degli ebrei scomparsi durante la guerra e di solito cercano solo di truffare i clienti con lunghi viaggi privi di senso, ma ascoltata la storia di Jonathan, per qualche motivo decidono di aiutarlo davvero.

Come spesso accade, molti ebrei hanno viaggiato nell’Est europeo per tentare di riconciliarsi con il passato, ma tutto ciò che hanno trovato sono solo villaggi fantasma o interamente rasi al suolo. Ma i ricordi di chi ha vissuto ed è sopravvissuto a quei luoghi continuano a esistere. Foer, americano ma di origini ebraiche, appartiene alla terza generazione di scrittori che hanno raccontato la Shoah ed ha usato il materiale trovato per riempire le pagine di un libro.

Per quanto la materia sia particolarmente seria, il racconto è in verità esilarante. Jonathan è un aspirante scrittore e il suo linguaggio è strano, a tratti pittoresco, per non parlare di alcune situazioni comiche in cui i tre si ritrovano immischiati. Una ragione in realtà c’è, e Foer ce la spiega: "Il buffo è l’unico modo veritiero di raccontare una storia". Il ricordo avrebbe dovuto riempire il tempo, ma rendeva il tempo un buco da riempire e lui lo ha riempito raccontando quel suo viaggio, sia fisico che spirituale, sulle orme del nonno.

"Ho riflettuto molto sulla nostra rigida ricerca, mi ha dimostrato come ogni cosa sia illuminata dalla luce del passato. Dall'interno guarda l'esterno, come dici tu alla rovescia...in questo modo io sarò sempre lungo il fianco della tua vita e tu sarai sempre lungo il fianco della mia vita".