L’acqua è vita, è energia, è storia.
Da sempre accompagna l’uomo nel suo cammino, condizionando insediamenti, economie, culture ed anche miti e leggende.
La visita di questi luoghi rappresenta un’esperienza didattica interdisciplinare tra scienze naturali, geografia, storia, arte ed educazione civica, stimolando negli allievi la consapevolezza del valore dell’acqua come risorsa vitale, patrimonio culturale e sfida per il futuro.
La giornata prende avvio a Quaglietta, frazione medievale del comune di Calabritto, situata nella Valle del Sele, nel cuore del Parco Naturale dei Monti Picentini.
Il borgo, arroccato su uno sperone roccioso, è dominato da un imponente castello di epoca longobarda, costruito per controllare le principali vie di comunicazione della valle.
La forma quadrangolare della struttura, la torre e il mastio centrale testimoniano le origini difensive del sito e lo rendono un affascinante esempio di architettura militare medievale.
L’itinerario prosegue con un facile percorso di trekking, accessibile a (quasi) tutti, che conduce alla scoperta di una delle meraviglie naturalistiche dei Monti Picentini: le Cascate di Bard’natore e la chiesa rupestre della Madonna del Fiume.
Il sentiero, ombreggiato e suggestivo, si snoda lungo il Vallone del Lupolo, originato dal Rio Zagarone, tra guadi, rocce, grotte nascoste e piccoli saliscendi. Si tratta di un itinerario breve (meno di 4 km), ma ricco di emozioni e scoperte.
Il punto di partenza si raggiunge da Calabritto, superando il cimitero in direzione Acerno, fino a una deviazione segnalata per le cascate. Si parcheggia lungo la strada, da cui si scende per iniziare il percorso, segnalato dal sentiero CAI 156.
Il cammino conduce prima al quinto salto della cascata, e successivamente, grazie a un tratto attrezzato con corde e scalini (breve ma non adatto ai più piccoli), si risale per ammirare i salti superiori, che compongono i 55 metri complessivi della cascata, suddivisi in quattro livelli.
Superato un ponticello in legno, si prosegue lungo il costone del Monte Pollaro, con affacci panoramici sul vallone scavato dal Rio Zagarone, fino a raggiungere il cuore spirituale del percorso: la chiesa rupestre della Madonna del Fiume, una cappella incastonata in una grotta carsica, con spettacolari stalattiti.
Una leggenda popolare narra che l’acqua che stilla da una stalattite a forma di mammella garantisca abbondanza di latte alle donne in gravidanza.
Il ritorno avviene lungo lo stesso sentiero, accompagnati dal suono dell’acqua e dal fascino di un paesaggio incontaminato.

Dopo una pausa con pranzo a sacco o in Agriturismo locale, l’itinerario continua verso Caposele, cuore delle Sorgenti del Sele, dove l’acqua sgorga dal Monte Paflagone e alimenta il fiume Sele e il monumentale Acquedotto Pugliese.
Le sorgenti con una portata di 4.000 litri al secondo sono incanalate nella storica galleria Pavoncelli, ancora oggi funzionante con le chiuse originali del 1909. Questo luogo testimonia il valore dell’acqua come bene comune e diritto universale, nonché l’ingegno tecnico che ha reso possibile portarla fino al Salento.
La visita al Parco Fluviale di Caposele, un’area naturalistica situata in prossimità del centro abitato, è accessibile da via Aldo Moro, a Caposele.
Il parco accoglie i visitatori con sentieri pedonali e ciclabili immersi in una natura incontaminata, arricchita da cascate, piante tipiche della Valle del Sele e fauna caratteristica come trote, farfalle, anfibi e rettili.
Lungo il percorso sono presenti aree di sosta e punti panoramici, fino alla fonte di Santa Lucia, che rappresenta il punto di arrivo del cammino. Il paesaggio è accompagnato dal dolce rumore del fiume.
La presenza del Museo delle Acque racconta la storia dell’Acquedotto Pugliese attraverso pannelli, modellini e un percorso virtuale.
Qui si ripercorrono sacrifici, ingegno e trasformazioni territoriali legate a quest’opera.
Ultima visita al Museo delle Macchine di Leonardo, dove vi sono esposte una ventina di riproduzioni in legno tratte dai disegni originali del genio rinascimentale, suddivise secondo i quattro elementi: Acqua, Aria, Terra e Fuoco.
Accanto ai modelli, riproduzioni pittoriche e strumenti multimediali accompagnano i visitatori in un percorso che unisce arte, scienza e tecnologia, offrendo l’occasione di comprendere l’attualità e la modernità del pensiero leonardesco.

Durata Itinerario: Intera giornata
Mattina: Verso Calabritto
Ore 9.00 - Visita al Borgo medievale di Quaglietta
• Castello longobardo, borgo in pietra, memoria e paesaggio

Ore 10.30 - Attività consigliata: Trekking Cascate Bard’natore e Chiesa Madonna del Fiume
• sentiero CAI 156 – 4 km tra Rio Zagarone e Vallone del Lupolo
• cascate alte 55 metri su 4 salti
• guadi, grotte e passaggi attrezzati
• visita alla chiesa rupestre nella grotta carsica con stalattiti

Ore 14.00 - Pranzo a sacco

Pomeriggio: Verso Caposele
Ore 15.30 - Visita alle Sorgenti del Sele, geologia, idraulica, Acquedotto Pugliese

Ore 16.30 - Visita Parco Fluviale di Caposele, passeggiata lungo i sentieri pedonali e ciclabili, osservazione di flora e fauna, arrivo alla fonte di Santa Lucia

Ore17.30 - Visita Museo delle Acque, tour virtuale e approfondimento storico-tecnico sull’acquedotto

Ore18.30 - Visita Museo delle Macchine di Leonardo, invenzioni, arte e scienza rinascimentale

Ore 20.00 – Rientro 

Obiettivi didattici:
•  Stimolare l’osservazione diretta del territorio e degli ecosistemi
•  Comprendere l’acqua come risorsa naturale, storica e culturale
•  Integrare scienze naturali, storia, geografia, arte ed educazione civica
•  Rispetto e consapevolezza culturale
•  Lavoro di gruppo e cooperazione
•  Responsabilità civica
 

Informazioni Aggiuntive
Note
  • Scarpe da trekking/ hiking
  • Abbigliamento a strati
  • Acqua e snack 
  • Zaino
Mappa
1

Calabritto

Eine Fundgrube von Quellen und Wasserfällen, die zu den höchsten Irpiniens gehören, im Herzen der mächtigen Picentini-Berge. Ein ideales Ziel für alle, die den Charme mittelalterlicher Dörfer und bezaubernder Perlen lieben, die viele Möglichkeiten für ökologisches Trekking bieten

2

Cascate di Calabritto

Im Gebiet des Calabritto fließt der Wildbach Zagarone, dessen Wasser zusammen mit denen seiner Nebenflüsse nicht weniger als 14 Wasserfälle bilden, inmitten eines unberührten Gebiets am östlichen Ende der Picentini-Berge, wo die Natur zu sensationellen Wanderungen und Trekkingrouten einlädt

3

Santuario di Maria SS. della Neve di Calabritto

Der Santuario Santa Maria della Neve di Calabritto befindet sich in der gleichnamigen Ortschaft und ist mit einer alten Volkslegende verbunden. Sie lädt den Betrachter zu einem Moment der spirituellen Reflexion und der Betrachtung der Naturwunder ein, die das Sele-Tal charakterisieren.

4

Borgo e castello medievale di Quaglietta

Das mittelalterliche Dorf Quaglietta ist ein wichtiges historisches Zeugnis der langobardischen Herrschaft in Irpinia: mit seiner Burg und dem Albergo Diffuso bietet es einzigartige Eindrücke in einer märchenhaften Umgebung.

5

Caposele

Das Land des Sele-Tals und der Kultstätten, wie der Santuario San Gerardo Maiella, der tiefen Stille und der Umdrehungen der Seele, wo die Quellen des Wassers und des Glaubens sich in einer Sprache der Meditation und der Erinnerung verflechten

6

Parco Fluviale di Caposele

Der Park des Flusses Caposele ist ein wunderschöner Ort inmitten der unberührten Natur und bietet die Möglichkeit zu entspannenden Spaziergängen und Ausflügen, um die Flora und Fauna des Sele-Tals zu entdecken.

7

Museo delle Acque

Eine faszinierende Geschichte, die aus Opfern, Erfindungsreichtum und Leidenschaft besteht, wird im Museo delle Acque minutiös erzählt: ein echter virtueller Rundgang, der die Naturwunder des Sele-Tals und die Meilensteine beim Bau des apulischen Aquädukts entdecken lässt

8

Sorgenti del Sele

In einem Gebiet des kampanischen Apennins gelegen, das reich an Wasserläufen und natürlichen Ressourcen ist, speisen die Quellen des Sele die Trasse des apulischen Aquädukts, das von Irpinien bis nach Salento reicht und den gesamten Tavoliere durchquert

9

Museo delle Macchine di Leonardo

Das Museo delle Macchine di Leonardo, eine einzigartige Sehenswürdigkeit in der gesamten Provinz, zeugt von dem äußerst bedeutenden kulturellen Erbe, das das Renaissance-Genie der ganzen Welt hinterlassen hat, mit einer Dauerausstellung von etwa zwanzig Reproduktionen von Exemplaren, die den Originalzeichnungen des Künstlers entnommen wurden.

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