Avellino, al Teatro Partenio "Stasera, punto e a capo!" di Massimiliano Gallo

Lo spettacolo teatrale "Stasera, punto e a capo!", diretto e interpretato dall'attore partenopeo Massimiliano Gallo, va in scena sabato 12 novembre alle ore 20:45 e domenica 13 novembre alle ore 18:00 presso il Teatro Partenio di Avellino. E' uno degli spettacoli più interessanti che ha aperto questa stagione teatrale 2022-2023 in collaborazione con l’Ente Teatro Pubblico Campano e parte da una semplice domanda che l’attore-regista pone a quella fetta di pubblico sua coetanea: "Te li ricordi gli anni ’80?"

E' un viaggio splendido in cui, il protagonista, alle parole associa diverse immagini o filmati e canzoni degli anni '80. In questa nuova avventura, l'attore partenopeo è accompagnato dall’attrice, e sua compagna di vita e di scena, Shalana Santana, che veste proprio i panni di una DJ pronta a trasportare il pubblico in questo viaggio a tinte "vaporwave".

Il decennio degli anni formativi dell’attore rivive attraverso elementi di colore appartenenti ad un passato che si vede solo in certe fotografie sbiadite, come il lucchetto per impedire che in casa si abusasse del telefono a disco, l’odore radioattivo del Crystal Ball, le click-clack, il Subbuteo e la vittoria dell’Italia ai Mondiali dell’82.

Un carosello frenetico di elementi di cultura pop accompagnato da musica dal vivo, con la partecipazione dell’Ensemble diretta dal maestro Mimmo Napoletano e formata da Gianluca Mirra, Giuseppe di Colandrea, Davide Costagliola e Fabiana Sirigu e l'attrice Pina Giarmanà, che ha lo scopo di mettere un punto, per poi ricominciare ancora, il tutto attraverso un viaggio negli anni '80 e un continuo confronto tra quell'epoca e i giorni nostri. Si mette un punto per ricominciare. Riprendere, ma non per forza facendo un passo avanti. Si può ricominciare anche tornando un po’ più indietro. Azzerando, portando a zero, cancellando, annullando quello che di buono non si è fatto. Quello che buono non è.

"E allora facciamolo: generazioni a confronto!" Per capire se questa vita è quella che ci siamo scelti, la migliore soluzione per noi, o quella che hanno costruito per noi. "Avremmo bisogno di tre vite in verità: una per sbagliare, una per correggere gli errori, una per riassaporare il tutto. Io un po’ la invidio la mia adolescenza, invidio i miei anni ottanta! Gli anni della fiducia, del benessere, della positività. I primi video clip, gli Swatch, il Commodore 64, il Muro di Berlino, Canale 5, la donna in carriera, il telefono a gettoni, Reagan e Gorbaciov. Vorrei uno spettacolo straordinario, una festa, un motivo per rincontrarsi e ridere di come eravamo, di quello che siamo diventati. Farà bene a quelli della mia generazione e farà bene anche ai millennium, che sorrideranno al pensiero di come vivevano i loro genitori".