Continua senza sosta l'impegno e la passione per il cinema e la cultura dello Zia Lidia Social Club. Sabato 18 marzo si inizia alle 18:00, presso il Circolo della Stampa, per la presentazione del libro di Alberto Castellano: "Gomorra, fenomenologia di un successo seriale".

Una lucida analisi del successo della serie televisiva italiana più famosa e venduta nel mondo: il rapporto con il libro-cult di Roberto Saviano e il film di Matteo Garrone. Ne discuteranno insieme all'autore, Generoso Picone, giornalista e scrittore, e Francesco Della Calce, critico cinematografico.

Trama libro
La serie italiana più conosciuta e venduta nel mondo analizzata dal punto di vista narrativo, linguistico e stilistico. Arrivata alla quinta e ultima stagione, Gomorra è già da tempo un modello, soprattutto paragonata alla serialità italiana. Castellano parte dalla produzione, analizzando marketing, dati d'ascolto e costi, per capire il successo di pubblico e di critica nei paesi più diversi del mondo. Le schede di tutte le stagioni - con cast, credit e trame dettagliate - sono affiancate da un'analisi del rapporto della serie con il libro di Roberto Saviano e il film di Matteo Garrone. L'attesa creata nel pubblico e gli spiazzamenti nella gestione dei personaggi-chiave, il rapporto tra le varie stagioni e l'avvicendamento dei registi, l'influenza della grande serialità americana, la strategia comunicativa, sono alcuni degli aspetti principali su cui si concentra, lucidamente, la riflessione critica sulle caratteristiche espressive e sulla struttura della serie.

Sempre sabato 18 alle ore 20:00, presso il cinema Partenio, lo Zia Lidia omaggia Ernesto Mahieux e Matteo Garrone con la visione del film "L'imbalsamatore" di Matteo Garrone. Introducono: Pietro Ammaturo, professore di critica cinematografica, e Alessandro Guerriero, regista e critico cinematografico.

L'imbalsamatore è un film del 2002 diretto da Matteo Garrone, presentato nella Quinzaine des Réalisateurs al 55º Festival di Cannes. E' riconosciuto come d'interesse culturale nazionale dalla Direzione generale Cinema e audiovisivo del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo italiano perché riprende la vicenda di cronaca romana del "nano di Termini" Domenico Semeraro, un tassidermista omosessuale, ucciso dal suo protégé, Armando Lovaglio, nel 1990. L'intento di Garrone è stato quello di raccontare la storia di un uomo che ricerca la bellezza inseguendo un amore impossibile verso un ragazzo giovane e bello.

Gli attori scelti dal regista per l'interpretazione dei tre personaggi principali sono Ernesto Mahieux, che nei panni di Peppino ha vinto il David di Donatello per il miglior attore non protagonista, Valerio Foglia Manzillo, ex modello e al debutto nel cinema nel ruolo di Valerio, ed Elisabetta Rocchetti nel ruolo di Deborah, fidanzata di Valerio. Il film è stato girato al Villaggio Coppola, una frazione di Castel Volturno e a Cremona. Le musiche sono state affidate alla "Banda Osiris" e la colonna sonora è stata pubblicata in L'imbalsamatore, quarto album del gruppo musicale vercellese.

Matteo Garrone per questo film è stato premiato con il David di Donatello per la miglior sceneggiatura. Il protagonista Peppino Profeta, interpretato da Ernesto Mahieux, ha le caratteristiche di Domenico Semeraro che in quegli anni gravitava attorno alla stazione Termini di Roma alla ricerca di ragazzi che soddisfacessero le sue fantasie sessuali, da qui il soprannome di "nano di Termini". 

La vera storia inizia quando Armando Lovaglio, di 17 anni, inizia a cercare lavoro dopo essere stato bocciato a scuola. Tra le varie offerte di lavoro a cui si presenta c'è quella pubblicata da Domenico Semeraro, titolare di uno studio di tassidermia in cerca di un collaboratore. Semeraro è affetto da nanismo, è alto 1 metro e 30 cm e ha 40 anni. La sua statura lo ha portato ad essere vittima di bullismo ed allo stesso tempo è stato spesso ignorato dalle ragazze che gli piacevano. Domenico ha sviluppato una forte personalità, è un ammaliatore, e usa queste caratteristiche per circuire giovani ragazzi che lui giudica deboli. Armando viene assunto e Domenico gli regala la moto dei suoi sogni e che genitori non si potevano permettere.

Le cose vanno benissimo fino al 1988 quando nello studio di Domenico arriva Michela Palazzini, 18 anni, la nuova segretaria. Armando e Michela iniziano ad uscire insieme e Michela l'anno dopo rimane incinta del giovane collaboratore dell'imbalsamatore. Domenico è geloso di questo rapporto, ha delle foto compromettenti di Armando e minaccia di renderle pubbliche. Nel frattempo i due ragazzi diventano i genitori di una bella bambina.

Il 25 Aprile del 1990 Domenico Semeraro chiede a Michela ed Armando di raggiungerlo nello studio, vuole che il ragazzo interrompa la relazione con Michela. I due litigano, Armando volta le spalle a Domenico per andarsene ma l'imbalsamatore tenta di colpirlo con delle forbici. Avvisato dalle urla di Michela schiva il colpo, i due lottano e Armando soffoca Domenico con il foulard che indossava al collo. I due ragazzi presi dal panico gettano il corpo in una discarica.

Quando il cadavere viene scoperto, i carabinieri risalgono ai due giovani e li arrestano, i due confessano l'omicidio e raccontano tutta la torbida storia. Il processo a loro carico si conclude con la la condanna di Armando a 15 anni di carcere e di Michela ad un anno per occultamento di cadavere da scontare presso il proprio domicilio. Lovaglio, scontata la sua pena, torna in libertà ma muore a soli 49 anni.

La trama del film
L’imbalsamatore riprende la vera storia di Domenico Semeraro con una diversa ambientazione. Il film si svolge tra Napoli e Cremona e non a Roma. Il protagonista Peppino, inoltre, ha rapporti con la malavita, a cui mette a disposizione le sue abilità per estrarre gli ovuli di droga dai corpi dei trasportatori. Un giorno, Peppino incontra allo zoo il giovane cameriere Valerio (Valerio Foglia Manzillo). Si invaghisce del ragazzo e lo convince a lavorare con lui. Valerio accetta e finisce per subire il fascino del nano e farsi ammaliare dalla sua gentilezza e dalle sue attenzioni. Il rapporto tra i due è ambiguo perché i sentimenti di Peppino sono sempre più evidenti. L’equilibrio poi comincia a incrinarsi quando durante un viaggio a Cremona, Valerio conosce Deborah (Elisabetta Rocchetti) e si innamora. 

La ragazza segue i due a Napoli, ma mostra subito insofferenza nei confronti di Peppino e dell'ascendente che esercita sul suo fidanzato, arrivando a sospettare che tra i due ci siano stati dei rapporti intimi. Non appena scopre di essere incinta, Deborah riesce a tornare a Cremona dai suoi genitori insieme a Valerio. 

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328 673 0274
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Organizzatore:
Associazione "Zia Lidia Social Club"
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