I Giovani del Forum di Bisaccia, giovedì 9 marzo 2023 alle ore 21:00, presso il Cinema Romuleo, omaggiano tutte le donne con la proiezione di un film che ha raccontato finalmente, al grande pubblico, la infaticabile lotta delle donne per la conquista di alcuni diritti basilari del vivere comune, diritti riconosciuti agli uomini ma non pensati per le donne: "Suffragette" un film del 2015, il primo ad essere girato all'interno del Parlamento britannico. 

Diretto da Sarah Gavron racconta, anche se in maniera romanzata, la vera storia delle coraggiose attiviste ed eroine per la parità femminile e il voto alle donne dei primi del Novecento, con protagoniste importanti del cinema internazionale: Meryl Streep, Carey Mulligan, Helena Bonham Carter, Brendan Gleeson, Anne-Marie Duff, Ben Whishaw, Romola Garai. 

La pellicola narra, a grandi linee e in maniera cronologica, la nascita del movimento suffragista femminile del Regno Unito, che ha dato vita alle prime rivendicazioni per il riconoscimento dei diritti delle donne. Con il termine "suffragette" si parla di donne libere che nel 1869 decidono di aderire al movimento inglese per l’emancipazione femminile che tra i vari punti rivendica l’estensione del diritto di voto alle donne. La parola, infatti, è di origine latina e deriva dal termine "suffragio" che in latino significa proprio voto. Il movimento delle suffragette parte dal Regno Unito e vede tantissime donne protestare per il riconoscimento di diritti sacrosanti alle donne. Una lunga lotta fatta di azioni pacifiche, ma anche di atti violenti come lancio di sassi, perfino qualche piccola esplosione. Diverse le donne attiviste arrestate o picchiate.

Racconta, innanzitutto, la condizione delle donne in una Londra nei primi anni del ‘900: senza alcun diritto, non sono istruite e non hanno neppure la patria potestà sui figli. Sono anni in cui, nonostante lo sviluppo e l’industrializzazione fanno passi da gigante, per le donne non c’è ancora spazio. Anzi sono sfruttate sul lavoro, vengono molestate senza però avere alcun diritto di rivalsa o denuncia. Una situazione assurda che spinge alcune donne ad organizzarsi per cambiare le cose. Nasce così al grido di "Deeds not words" (diritti non parole) il movimento delle suffragette con a capo Emmeline Pankhurst, interpretata magistralmente nel film da Meryl Streep, che si fa portavoce del movimento. "Noi non siamo contro la legge. Noi vogliamo fare la legge" sono le parole pronunciate dall’attivista e politica britannica Emmeline Pankurst, portavoce e guida del movimento che dal Regno Unito ha cambiato per sempre il corso della storia e della vita delle donne.

E' proprio in questo periodo che viene coniato il termine "femminismo", per battezzare il neonato movimento per l’emancipazione delle donne. Ma esiste anche una preistoria del femminismo. Basta pensare alla Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina, voluta dalla femminista ante-litteram Olympe de Gouges nel 1791, in piena Rivoluzione Francese. Ad incarnare, invece, il femminismo dei primi del '900 erano appunto le suffragette, che lottavano per ottenere l’allargamento del suffragio, cioé del diritto di voto, anche alle donne. L’epicentro delle loro battaglie è la Gran Bretagna: è qui che nel 1865 nasce il primo comitato per l’estensione del diritto di voto. All’epoca solo gli uomini potevano partecipare alla vita politica, mentre le donne erano relegate in casa e l’immagine delle suffragette britanniche, che marciano su Manchester e Londra per rivendicare il diritto di partecipare alla dimensione pubblica, desta grande scalpore in tutta Europa.

In questa fase il femminismo si concentra quasi esclusivamente su rivendicazioni di natura politica, ma le suffragette lottano anche per la parità tra uomini e donne nel diritto di famiglia. In Italia ancora non esiste un movimento del genere, ma alcune donne - per ricordarne alcune: Clara Maffei e Cristina Belgiojoso - partecipano attivamente al Risorgimento, dimostrando di avere tutte le carte in regola per contribuire alla vita politica del Paese.

Quasi ovunque, però, le suffragette devono aspettare decenni per vedere risultati concreti: il suffragio viene esteso alla popolazione femminile solo nel ‘900. In Europa il primo Stato a permettere alle donne di votare è la Finlandia nel 1906. La Gran Bretagna concede il suffragio alle sue cittadine solo nel 1918, mentre le italiane e le francesi devono aspettare addirittura fino al secondo dopoguerra. Negli Stati Uniti le donne tagliano l’agognato traguardo nel 1920.

Attualmente sulla carta, dopo le tante conquiste ottenute delle donne, uomini e donne dei Paesi occidentali hanno pari diritti e pari opportunità, tanto che qualcuno parla di "società post-femminista". Ma le discriminazioni non sono affatto scomparse, soprattutto, nel mondo del lavoro. Le femministe continuano a lottare perché il divario salariale tra uomini e donne venga riconosciuto e colmato, segnalano le difficoltà che le professioniste incontrano nel fare carriera e si battono perché venga, non solo istituita, una legislazione contro le molestie sul lavoro e nella vita privata, ma finalmente attuata .

Cosa Aspettarsi

"Suffragette" è un film che rialza il sipario sulle origini del movimento femminista attraverso la storia di una donna comune, Maud Watts, che si avvicina timidamente alla causa. Carey Mulligan è convincente nei panni di questo personaggio che lavora in una lavanderia da quando era solo una bambina. Scopriamo, mediante una delle scene più incisive del lungometraggio (Maud parla alla commissione parlamentare) che lei è rimasta orfana da piccola e che il suo salario è molto inferiore a quello dei colleghi uomini.

Questa giovane madre subisce durante tutta l’infanzia e l’adolescenza abusi sessuali da parte del suo capo; la consapevolezza di Maud cresce fino a esplodere nel momento in cui le tolgono il figlio George, dato in adozione dal marito che l’ha cacciata da casa, impedendole di vedere il bambino dopo che lei era stata arrestata per aver manifestato per i diritti.

Le suffragette sono guidate da una tenace Emmeline Pankhurst (Meryl Streep) che vediamo solo in foto e in una sequenza. Nata a Manchester nel 1858 e morta nel 1928, è stata l'organizzatrice del movimento delle Suffragette. Nel 1999 Time l'ha inserita nella lista delle 100 persone più importanti del ventesimo secolo. Nonostante le critiche per le tattiche adottate, tutti sono concordi nell'attribuire, al suo ruolo nel movimento, la conquista del voto alle donne nella Gran Bretagna nel 1918 (inizialmente limitato alle donne sopra i 30 anni). Pankhurst, nata in una famiglia molto politicizzata, iniziò la sua opera di attivista a soli 14 anni e nel 1903 fondò la WSPU, dopo aver militato in diversi gruppi.

Dopo la guerra trasformò il movimento nel Partito delle Donne, che aveva il compito di promuovere l'eguaglianza femminile nella vita pubblica. In età più avanzata, spaventata dal possibile avvento del Comunismo dopo la Rivoluzione d'ottobre, si spostò su posizioni più conservatrici entrando nel partito Conservatore. Morì poche settimane prima della realizzazione della causa per cui si era battuta per tutta la vita: il 2 luglio 1928 il voto venne esteso a tutte le donne maggiorenni. Vicino al Parlamento britannico, nei Victoria Tower Gardens, venne eretto due anni dopo un monumento in suo onore. 

Suffragette: trama

La pellicola è ambientata nella Londra del 1912, e segue la storia di Maud Watts (Carey Mulligan), giovane donna dell’East End londinese, che lavora fin da bambina in una lavanderia, sopportando le vessazioni del suo datore di lavoro. Grazie alla persuasiva collega Violet (Anne-Marie Duff), Maud viene introdotta all’interno del movimento delle Suffragette e ne conosce alcuni sostenitori, tra cui i coniugi Edith (Helena Bonham Carter) e Hugh Elyn e l’attivista Alice Haughton (Romola Garai).

Quest’ultima invita le donne a occupare il Parlamento e chiede a Maud di esporre un resoconto  al cospetto del rappresentante della Camera dei Comuni, David Lloyd George (Adrian Schiller). Dopo l’ennesimo rifiuto del suffragio universale, accade una rivolta e Maud viene arrestata. Dopo aver scontato la sua pena, la donna partecipa al raduno di Emmeline Punkhurst (Meryl Streep), mentre l’ispettore Steed (Brendan Gleeson) la tiene sotto osservazione.

Chi invece non vedrà di buon occhio la battaglia della giovane donna è proprio il marito Sonny (Ben Whishaw), che la metterà di fronte ad un bivio: o madre di famiglia o attivista. Nonostante le avversità e le atroci torture, Maud scoprirà di possedere un’incredibile forza d’animo che guiderà le donne a marciare sul Regno Unito per avere pari diritti.

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