"Le strade della spiritualità" nella terra d'Irpinia d'Oriente è un itinerario suddiviso in 8 tappe e coinvolge altrettanti Comuni, da Frigento a Rocca San Felice, da Calabritto a Montella, percorribile in auto o in pullman, sia nella forma di pellegrinaggio che nella ristretta dimensione familiare. Può essere intrapreso in ogni momento dell'anno, si consigliano le domeniche estive oppure giornate di sole, per avere più tempo da dedicare alla visita dei luoghi sacri e soffermarsi, anche, ad osservare il panorama circostante. E' un itinerario dal ritmo lento, un viaggio rilassante scandito dal rumore dei propri passi, da farsi con zaino in spalle, tra i magnifici Santuari disseminati nella terra d'Irpinia.

"I Santuari sono quei luoghi in cui si può coniugare la propria esperienza di fede e di spiritualità con l'immergersi in questi paesaggi naturali pieni di suggestione".

Il territorio irpino, che si estende ad est del capoluogo di Avellino e tende la mano alla Puglia, possiamo considerarlo prezioso da questo punto di vista. Un territorio ricco di valli, colline, laghi, fontane, castelli, chiese medievali e antichi Santuari. Ci troviamo ai piedi del Parco Regionale dei Monti Picentini e nella valle dell'Ofanto, un paesaggio incontaminato e una terra piena di cultura paesaggistica, tradizioni locali ed enogastronomiche. Un territorio incentrato sulla cura e la protezione del suo bene più prezioso, l'ambiente. L'itinerario che andiamo a proporvi, quindi, vuole essere un piacevole percorso alla ricerca di aria pulita, tranquillità e riconciliazione interiore. 

Il percorso completo, che inizia da Frigento con la visita al Santuario della Madonna del Buon Consiglio e termina a Montella con la visita al Santuario del Santissimo Salvatore, dura all'incirca 3 ore e 30 minuti per 150 km di lunghezza. Naturalmente, ciascuna tappa ha bisogno di almeno 2 ore circa per la visita, quindi, è possibile variare secondo i propri tempi e le proprie esigenze. 

"Le strade della spiritualità" inizia a Frigento, in provincia di Avellino, con la visita al Santuario della Madonna del Buon Consiglio, in località Piano della Croce. Nel luogo in cui sorge il Santuario, un contadino del posto ritrovò una maiolica raffigurante la Vergine Maria con in braccio Gesù Bambino. Negli anni successivi, dopo la sua costruzione, si ebbero diversi miracoli e prodigi e il Santuario divenne meta di molti pellegrini. 

Dopo la visita al Santuario di Frigento, si procede verso Rocca San Felice per raggiungere in soli 10 minuti la Chiesa di Santa Felicita Martire, nella Valle d’Ansanto divenuta Santuario Diocesano nel 2018, uno dei Santuari più antichi d’Irpinia. Anticamente nella Valle d’Ansanto, sorgeva un piccolo tempio dedicato alla dea Mefite. Durante i culti, la popolazione pagana era solita fare pellegrinaggi al tempio e offrire vittime alla dea. Felicita, era una cristiana che visse nel II secolo e conobbe il martirio sul finire dell’impero di Antonio Pio (138-161 d.c.). Divenuta Santa, la sua “forza” e la sua fama hanno messo fine al culto idolatrino della dea Mefite e contribuito ad impiantare il Cristianesimo, donando ai convertiti un nuovo luogo di culto.

Procedendo sempre sulla ex SS303, la strada provinciale del Formicoso, raggiungiamo Andretta. Nelle immediate vicinanze, nella Frazione Mattinella, lungo la Strada Statale 91, si trova il Santuario della Stella Mattutina, anche detto della Vergine Stella del Mattino. Il portale d’ingresso in pietra calcarea è sormontato da una nicchia in cui è collocata proprio la statua della Vergine col Bambino. Secondo la leggenda, una statua della Vergine, venerata da lungo tempo a Vallata, venne rinvenuta nei pressi di Andretta. I Vallatesi, credendo ad un furto, se ne riappropriarono, ma vanamente, visto che, nonostante tutte le cautele, la statua venne ritrovata un mattino su di una pianta di sambuco, ciò venne interpretato come chiaro segno della volontà della Vergine di aver eletto Andretta a sua nuova sede. 

Dopo la sosta ad Andretta, l'itinerario continua alla volta di Materdomini a Caposele, per la visita al Santuario di San Gerardo Maiella, dedicato al Santo e a Santa Maria Mater Domini. Il Santuario sorge nello stesso luogo in cui Santa Maria apparve ad alcuni contadini, ai quali chiese che venisse costruita una cappella in suo onore. E' uno dei luoghi di culto più amati dell'Irpinia e sorge nella splendida Valle del Sele.

A questo punto del viaggio, abbiamo già percorso circa 70km del nostro itinerario, dopo solo 6 chilometri raggiungiamo la 5a tappa, il Comune di Calabritto, per visitare il Santuario di Maria SS. della Neve, nell'Alta Valle del Sele. All'interno possiamo ammirare la scultura lignea della Madonna della Neve, opera del XVIII secolo. Ogni anno, il 5 agosto, ricorre la celebrazione in onore della Madonna, nello stesso giorno in cui la Vergine, come racconta la leggenda, provocò un'abbondante nevicata.

Da Calabritto il percorso fa un giro di boa, ritornando indietro verso la Bassa Valle del Sele. Superata Caposele si procede verso ovest. A Lioni, all'incrocio con Via Serro di Morra, incontriamo imponente nella piazza del centro abitato il Santuario di San Rocco, costruito sulle macerie di una piccola chiesa primitiva del 500, ma conserva ancora oggi alcune testimonianze della vecchia struttura.

Da Lioni, dopo solo 8 km, raggiungiamo Sant'Angelo dei Lombardi. In contrada San Guglielmo si erge uno dei più antichi e misteriosi monasteri d'Italia, l'Abbazia del Goleto, che dall'ottobre 2021 è entrato a far parte del novero dei Santuari della diocesi di Sant’Angelo dei Lombardi, Conza, Nusco e Bisaccia. L'Abbazia è stata più volte ricostruita, l'ultima volta solo parzialmente e in questo, forse, si concentra il suo fascino misterioso e simbolico.

Ottava e ultima tappa, del nostro itinerario, è Montella che raggiungiamo dopo circa 24km, percorrendo la SS400. Sul Monte Sovero, ad un'altezza di circa 954 metri sul livello del mare, sorge il Santuario del Santissimo Salvatore che domina la valle in tutta la sua maestosità. "Chi si ferma a contemplare per un breve periodo di tempo l'immagine del SS.mo Salvatore, rimane colpito dal fascino che esercita sul fedele quello sguardo. In qualsiasi direzione e sotto qualsiasi riflesso di luce, quel volto ispira fiducia, diffonde all'intorno raggi di amore ardente, che penetrano fin nel profondo del cuore umano." Sac. Renato De Paolis.

 

Informazioni Aggiuntive
Note

L' itinerario "Le Strade della Spiritualità nella terra d'Irpinia d'Orientepuò essere pensato come un viaggio da fare tutto d'un fiato, da dividere in due giorni, oppure in un week end. Ogni giorno percorrere 3 o 4 tappe, visitare adeguatamente ogni singolo Santuario in piena tranquillità, dedicare anche più tempo al panorama e alle tradizioni locali. Poi, dopo un pernottamento in uno dei tanti agriturismi o B&B che mette a disposizione il territorio, riprendere il viaggio verso altre tappe. Inoltre, può essere intrapreso al contrario, l'ultima tappa prevista a Montella può essere immaginata come l'inizio del viaggio e procedere, tappa dopo tappa, verso Frigento.

 

Accessibilita
Grado di accessibilita
Totalmente accessibile
L'itinerario è totalmente accessibile in quanto ogni tappa può essere raggiunta con molta facilità e anche in pochi chilometri. I Santuari dell'Alta Irpinia, menzionati nell'Itinerario, sono meta di pellegrinaggio da moltissimi anni e, quindi, preparati ad accogliere moltitudini di fedeli in ogni momento dell'anno.
Mappa
1

Santuario della Madonna del Buon Consiglio

Casa madre dei Frati Francescani dell'Immacolata, il Santuario della Madonna del Buon Consiglio è meta di turismo religioso dall'elevato valore artistico: è legato al ritrovamento di una maiolica raffigurante la Vergine con il Bambino e a una serie di grazie e prodigi per cui è tuttora oggetto di venerazione

2

Chiesa di Santa Felicita Martire, Rocca San Felice

"Santuario Diocesano" di Sant’Angelo dei Lombardi, Conza, Nusco e Bisaccia

3

Santuario della Vergine Stella del Mattino, Andretta 

L’ultimo sabato e l’ultima domenica di maggio alla Vergine è dedicata la "Festa della Mattinella".

4

Santuario di San Gerardo Maiella

Luogo di pace e armonia, avvolto nella splendida cornice naturalistica della Valle del Sele, il Santuario di San Gerardo Maiella è legato a una bellissima e affascinante storia di fede e resilienza che persiste ancora oggi, mescolandosi con la leggenda

5

Santuario di Maria SS. della Neve di Calabritto

Situato nell'omonima località e legato a un'antica leggenda popolare, il Santuario di Santa Maria della Neve di Calabritto induce lo spettatore a un momento di riflessione spirituale e alla contemplazione delle meraviglie naturali che caratterizzano la Valle del Sele

6

Santuario di San Rocco di Lioni

Ricostruito dopo il sisma del 1732, fu intitolato a San Rocco, Patrono del Paese e protettore contro la peste

7

Abbazia del Goleto

Tra i luoghi più belli d'Irpinia, la pietra viva racconta la storia di un sito a cui importanti lavori di restauro hanno restituito l'antico splendore

8

Santuario del Ss. Salvatore

Il Santuario del SS Salvatore è situato nei pressi di Montella. Eretto a 954 metri di altitudine s.l.m., sulla sommità di un monte isolato dal resto della catena montuosa dei Monti Picentini, domina tutta la vallata sottostante.

Ti è piaciuto? Lascia una recensione!

La tua opinione è importante! Sarà visibile dopo approvazione dalla redazione.

Per inserire un commento devi essere un utente autenticato. Esegui accesso con Social Login

In cima