Visitare Montella significa, per gli studenti, avere la possibilità di esplorare il suggestivo Parco Regionale dei Monti Picentini, visitare il Museo della Castagna Montella IGP e conoscere le antiche tecniche di coltivazione e lavorazione di questo prodotto tipico. Non mancheranno momenti dedicati alla scoperta del Convento di San Francesco a Folloni e del Santuario del Santissimo Salvatore, importanti siti di interesse religioso e storico per la comunità.
L’itinerario è pensato per favorire l’apprendimento attivo attraverso esperienze dirette, laboratori didattici e momenti di riflessione collettiva, stimolando la curiosità e il senso critico degli alunni.
Montella è un borgo ricco di acque e di cascate, in una splendida cornice naturalistica, nel cuore dei Monti Picentini e nella splendida Valle del Calore, paese di ricchezze gastronomiche dai prodotti tipici e di siti di grande valore storico.
Il comune di Montella sorge nell'area del Parco dei Monti Picentini. È un paese di 7.629 abitanti, situato a 634 metri sul livello del mare e a 36 km da Avellino. Il territorio si estende per 93,87 km² e i comuni confinanti sono: Acerno, Bagnoli Irpino, Cassano Irpino, Giffoni Valle Piana, Montemarano, Nusco, Serino e Volturara Irpina. È attraversato dal fiume Calore.
L'etimologia del nome sembrerebbe provenire da Monticulus o Montillus, da cui Montilla, Motilla e infine Montella: deriva chiaramente da "monte", nel senso di "colle fortificato". Gli abitanti sono detti montellesi e San Rocco è il loro patrono.
Il Complesso Conventuale di San Francesco a Folloni è un luogo di interesse religioso situato a Montella, nell'omonima località.
Riconosciuto come monumento nazionale, deve il suo nome al luogo in cui si insediò la prima comunità francescana nel 1222, ovvero il bosco Folloni. Secondo una leggenda, alcuni confratelli decisero di erigere in questo luogo una Chiesa dedicata alla Santissima Annunziata, dopo che il Santo di Assisi si rese protagonista di un miracolo avvenuto durante una loro sosta notturna al bosco, sul cammino verso il Santuario di San Michele sul Gargano. La prima chiesa duecentesca venne, in seguito, integrata nel complesso monumentale e rimpiazzata, nel XV secolo, da un secondo edificio religioso, a singola navata e con numerose cappelle laterali. Il violento terremoto del 1732 rese necessaria la costruzione di una nuova chiesa in stile barocco-roccocò, più alta e la cui facciata fu ruotata di novanta gradi rispetto alla precedente struttura cinquecentesca, di cui conserva alcuni elementi, come il campanile, il portico d’ingresso e l’attuale Cappella del Crocifisso che, prima, costituiva il vecchio abside.
Il complesso, oggi, è costituito da chiesa, convento, chiostro, museo e biblioteca. L'edificio religioso settecentesco presenta un pavimento in maiolica del 1750 e un ricco corredo ornamentale di affreschi e opere d’arte, tra cui il mausoleo di Diego I di Canaviglia collocato nella sacrestia: questo sarcofago, realizzato in marmo pregiato dallo scultore Jacopo della Pila, è conosciuto come “Monumento agli Innamorati” e fu commissionato dalla moglie del conte, Margherita Orsini che, morta nel 1521, decise di essere seppellita accanto al primo marito, nonostante si fosse risposata. Da menzionare, inoltre, il Museo, che conserva una preziosa collezione di arte sacra, attraverso la quale si racconta la storia del Convento, e la Biblioteca, istituita nel XV secolo, che conserva circa 20.000 volumi, opere databili tra XVI e XVIII secolo.
L’intero complesso è un luogo in cui si percepisce il carisma francescano, intriso negli ambienti, nella storia e nelle leggende legate a questo monumento nazionale, meta di tantissimi turisti e sede di eventi di arte, cultura, musica e spiritualità.
Il Santuario del Santissimo Salvatore è un luogo di culto situato a Montella, sul Monte Sovero.
Non vi sono notizie certe circa la costruzione del primo impianto, ma pare essere assai antecedente al 1779, anno in cui vi fu l’evento miracoloso della pioggia copiosa, in un periodo di forte siccità. Il prodigio fece accrescere il numero di fedeli che si recavano sul monte per rendere grazia della mancata carestia e ciò comportò un conseguente ampliamento degli ambienti religiosi, su concessione di Re Ferdinando IV di Borbone. Un'antica usanza, inoltre, si unisce alla profonda devozione per questo luogo di culto: la tradizione di suonare liberamente le campane della torre che affianca l'edificio religioso. Di generazione in generazione, i fedeli locali, ma anche i turisti, rinnovano questo rituale raggiungendo la sommità del campanile per la classica “tirata” della leggendaria campana, il cui rintocco per i montellesi non rappresenta solo un suono, ma la voce di una comunità assai devota.
Collocato a un’altezza di circa 954 metri sul livello del mare e visibile anche da lunghe distanze, il Santuario del Santissimo Salvatore domina il paese in tutta la sua maestosità. Nel 1979, alcuni lavori di restauro hanno interessato la facciata, che si presenta semplice, caratterizzata da arcate a colonne che immettono in un piccolo atrio d’ingresso. Nel varcare la soglia, si passa dall’essenzialità esterna alla sacralità interna, attraverso una pregevole porta, fusa in bronzo, come le altre due porte laterali: modellate e lavorate elegantemente dallo scultore Antonio Manzi, rappresentano i momenti più importanti dell’opera di Redenzione. Gli ambienti interni sono adornati da stucchi maestosi ed elementi di pregio, come l’altare maggiore di scuola napoletana, risalente al 1789, lavorato in marmi policromi, dal cui centro si rialza l’immagine scolpita del Salvatore. Arricchiscono l’arredo sacro il "Gesù Risorto", statua dello scultore Tarcisio Musto, il mosaico posto al lato sinistro dell’ingresso, rappresentante la "Trasfigurazione", e le cinque vetrate artistiche, raffiguranti alcune scene del Vangelo e della Madonna della Neve.
Meta di turisti e pellegrini durante tutto l’anno, il Santuario del Santissimo Salvatore rappresenta un punto di riferimento per l’importanza che detiene sia da un punto di vista architettonico che spirituale.
Nel cuore del Parco Regionale dei Monti Picentini nasce “MUCAM Eco-Museo della Castagna di Montella”, situato nel Comune omonimo. Grazie al Fondo Europeo agricolo per lo sviluppo rurale e al PSR 2007/2013 della Regione Campania, nell’ambito del PIRAP (Progetti Integrali Rurali per le Aree Protette) “Parco Regionale Monti Picentini”, si è resa possibile la creazione di questa area museale.
La struttura consta di sei diversi ambienti, dove si può fruire di contenuti multimediali in un percorso conoscitivo e multi-sensoriale.
La Sala 1 è dedicata all’accoglienza visitatori.
Nella Sala 2 spazio alla presentazione della castagna di Montella. Da una panoramica sulla provincia di Avellino, tesa alla promozione dei tratti ambientali, si giunge al paese altirpino e alla tradizione del suo frutto autunnale per antonomasia.
La Sala 3 è quella della “Proiezione Immersiva”, il visitatore avrà la sensazione di essere in un bosco di castagne, di ammirare “la regina d’autunno” adagiata nella sua natura, quasi dal vivo.
La Sala 4 è denominata “Tavolo interattivo e diffusori olfattivi”. Con il multi-touch interattivo l’utente potrà dedicarsi all’approfondimento del prodotto, usufruendo autonomamente di contenuti multimediali. I diffusori olfattivi sono legati in modo stretto agli odori del bosco e della castagna.
“Pavimento Interattivo” nella Sala 5, la castagna è approcciata in modo ludico, dinamico, con una proiezione a terra. Il pubblico più giovane, in questo caso, è maggiormente coinvolto.
La Sala 6 apre le porte a “Il prodotto e le aziende del territorio”. La “Castagna di Montella”, specificamente come prodotto, la fa da padrone. Non mancano contenuti multimediali sul frutto e le aziende del territorio. Il Gusto, così, chiude il cerchio dell’esperienza multi-sensoriale.
Durata Itinerario: Intera giornata
Mattina
Ore 9.00 Arrivo a Montella, vista al Santuario del Santissimo Salvatore
• Bosco circostante
• Breve storia del Santuario e della sua importanza per la comunità
• Lettura collettiva di una leggenda o testimonianza
Attività proposta: “Abbracciamo il cielo” momento simbolico in terrazza: osservazione delle nuvole, dei monti, suono del silenzio, osservazione panoramica con bussola e carta dei monti
Ore 11.30 Visita Complesso Conventuale San Francesco a Folloni
• Il Convento e i Chiostri
• Il Museo dell’Opera
• La Biblioteca
Ore 13.00 Pranzo a scelta
Ore 15.00 Visita al “MUCAM Eco-Museo della Castagna di Montella”
• percorso conoscitivo e multi-sensoriale in sei diversi ambienti
Laboratorio sensoriale sulla castagna: gusto, olfatto, tatto; magari con degustazioni guidate, prove cieche, confronto fra prodotti locali e non
Ore 19.00 Partenza
Obiettivi
• Far conoscere la storia, l’arte, la natura e le tradizioni locali
• Stimolare attività pratiche con il laboratorio per imparare “facendo”
• Incentivare il confronto con il territorio, la sostenibilità, l’ambiente, l’enogastronomia
• Favorire la socializzazione, il lavoro di gruppo, la curiosità
Santuario del Santissimo Salvatore
Situato a 954 metri di altitudine, è meta di pellegrinaggio da generazioni, per cui al culto si fondono tradizioni e racconti popolari, come bere al pozzo del Miracolo o suonare la grande campana
"MUCAM Eco-Museo della Castagna di Montella"
L'area museale è divisa in sei ambienti, comprensivi di contenuti multimediali in un percorso conoscitivo e multi-sensoriale
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