Archivio di Stato

L'Archivio di Stato, situato all'interno del complesso monumentale del Carcere Borbonico di Avellino, è un organo periferico del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo (MIBACT).  

L’Archivio di Stato di Avellino fu istituito in esecuzione della Legge del 12 novembre 1818. A seguito del Regio Decreto del 22 settembre 1932, n. 1391, divenne Archivio Provinciale di Stato, assieme a tutti gli ex Archivi Provinciali del Mezzogiorno. In un primo momento, con la Legge del 22 dicembre 1939, n. 2006, assunse la denominazione di "Sezione di Archivio di Stato" e, successivamente, con il D.P.R. del 30 settembre 1963, n. 1409, quella di "Archivio di Stato".

In ambito provinciale l’Istituto esercita le funzioni di conservazione, fruizione, valorizzazione e tutela del patrimonio archivistico, secondo le norme del Codice dei Beni Culturali (Decreto legislativo n° 42 del 22 gennaio 2004).
Al suo interno l'Archivio di Stato offre diversi servizi, tra cui la sezione didattica, una sala studio, la biblioteca, l'Ufficio per le Relazioni con il Pubblico e la sezione diplomatica.
Oltre alla possibilità di effettuare fotoriproduzioni o consultazioni di materiale bibliografico, si dà all'utente la possibilità di condurre anche ricerche "per corrispondenza", allorquando l'oggetto della stessa sia ben delineato e l'utente riesca a fornire con precisione i riferimenti di un limitato numero di unità archivistiche da consultare.

Ubicato all'interno di uno dei più suggestivi complessi architettonici della provincia, l'Archivio di Stato di Avellino svolge, infine, una rilevante attività di ascolto nei confronti di cittadini ed enti, al fine di monitorare la percezione della qualità dei servizi erogati.