Chiesa della Concezione di Maria

La Chiesa della Concezione di Maria di Candida è situata in Piazzetta Montevergine, posta all'intersezione tra l'omonima strada e Via Provinciale.

Sulla sua realizzazione, non esistono notizie certe, anche se, da un documento risalente al 1357, si evince l'esistenza pregressa di un monastero nella stessa piazzetta in cui sorge l'attuale Chiesa. L'edificio religioso è noto anche con il nome di "Monastero di Montevergine": infatti, la forte devozione dei Filangieri nei confronti della Madonna di Montevergine favorì l’acquisizione dei terreni da parte dei monaci benedettini che, dopo un primo restauro nel Cinquecento a opera del priore candidese Melchiorre Cerzo, la elevarono a badia nel secolo successivo. 
In seguito a un periodo di abbandono, causato dall'occupazione dei francesi e dalla successiva abolizione della feudalità, nella seconda metà dell'Ottocento si stabilirono i Padri Riformati della provincia di Sant'Angelo di Puglia, i quali vi rimasero fino agli inizi del Novecento, allorquando l'edificio fu messo all’asta e acquistato da Serafino Angelico, vescovo di Avellino che lo ristrutturò per utilizzarlo come seminario estivo della diocesi.

La Chiesa della Concezione di Maria, arricchita da una grande tela raffigurante la Madonna di Montevergine, è in stile barocco, con pilastri a pianta quadrata. Nel campanile attiguo, vi è una campana dal suono celestiale, fusa nel 1594 e che reca un bel distico. Del monastero restano i ruderi del chiostro di forma quadrata, al quale si accede da un gran portone in pietra con alla base due leoni scolpiti, posti come guardiani del monastero, e il pozzo monumentale eretto nel 1644. Sul largo antistante la Chiesa, infine, vi è una bella ed elegante croce di termite con in cima una croce e in basso gli stemmi del paese e dei monaci.

Testimonianza forte ed evidente della presenza dei padri benedettini di Montevergine, la Chiesa della Concezione di Maria di Candida resiste, ancora oggi, alle intemperie.