Dal 6 luglio al 31 agosto il MAVI – Museo Antropologico Visivo Irpino di Lacedonia ospita KA’TU – la resilienza degli indigeni del nord-est del Brasile, una mostra fotografica firmata da Pietro Ruffolo. L’inaugurazione è prevista per domenica 6 luglio alle ore 18:00, alla presenza dell’autore e del sindaco di Lacedonia.
Il titolo dell’esposizione, KA’TU, è il saluto nella lingua del popolo Awà-Guajá, una delle ultime comunità di cacciatori-raccoglitori che vivono nella foresta amazzonica dello stato brasiliano del Maranhão. Attraverso il suo obiettivo, Ruffolo restituisce al pubblico uno sguardo profondo e rispettoso su una comunità la cui esistenza è costantemente minacciata dall’estrazione mineraria, dalla deforestazione e dall’espansione illegale delle attività agricole.
Pietro Ruffolo è un fotografo che ha maturato una particolare attenzione per il reportage sociale. Dopo diversi viaggi nel nord-est del Brasile nell’arco di cinque anni, è entrato in contatto diretto con due villaggi della popolazione Awà, documentando con la fotografia la loro quotidianità, la relazione simbiotica con la foresta e la lotta per la sopravvivenza.
«Gli Awà-Guajá – racconta Ruffolo – vivono nel bacino del Gurupi e il loro nome significa semplicemente “persona” o “uomo”. Da decenni subiscono le conseguenze devastanti dello sfruttamento minerario nella regione, avviato durante il regime militare brasiliano con il progetto Gran Carajás. La costruzione di una ferrovia, l’abbattimento degli alberi e l’inquinamento dei fiumi hanno messo in pericolo la loro sopravvivenza e distrutto il loro habitat».
La mostra al MAVI si inserisce nel percorso del museo volto a promuovere una riflessione sui temi della cultura visuale e dell’antropologia contemporanea, seguendo la scia di iniziative come la mostra dedicata nel 2024 all’artista nigeriana Etinosa Yvonne. Anche in questa occasione, la fotografia diventa un mezzo di conoscenza e denuncia.
Le immagini di Ruffolo si affiancano idealmente al lavoro di grandi maestri come Sebastião Salgado e al sostegno di organizzazioni internazionali come Survival International, che dal 2012 hanno avviato campagne decisive per la tutela del popolo Awà. Nel 2014, anche grazie a queste pressioni, le autorità brasiliane hanno finalmente espulso i coloni illegali dalla riserva, ma la minaccia rimane: il disboscamento clandestino e l’occupazione delle terre continuano a rappresentare un pericolo concreto per la comunità indigena.
KA’TU è dunque più di una semplice mostra: è un atto di testimonianza, un ponte tra mondi distanti e una chiamata alla responsabilità collettiva. Le fotografie di Pietro Ruffolo offrono un racconto visivo potente, intimo e commovente che invita a guardare oltre i confini geografici e a riflettere su questioni universali di giustizia, sopravvivenza e dignità.
MAVI - Museo Antropologico Visivo
Via Tribuni, 61, 83046 Lacedonia AV, Italia
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