Castello di Avella

Il Castello di Avella è un luogo di interesse storico situato in Via Campopiano.

Detto anche "Castello di San Michele", fu costruito dai Longobardi nel VII sec. d.C. e vanta di una posizione strategica: esso, infatti, domina l’accesso che mette in comunicazione Monteforte Irpino con la Valle del Sabato e conduce verso la Puglia e la costa adriatica. La collina su cui sorge il Castello di Avella è stata teatro anche di ulteriori e importanti ritrovamenti archeologici: infatti, tra le sue rovine, fu rinvenuto il famoso “Cippus Abellanus”, risalente al 150 a.C. circa e attualmente custodito presso il Seminario Vescovile di Nola. Si tratta di un’iscrizione in lingua osca, recante la convenzione tra Abella e Nola e concernente i terreni in mezzo ai quali sorgeva un comune Tempio di Eracle.

La rocca del Castello, che occupa la sommità della collina, è dominata dalla monumentale torre cilindrica, tipica dell'architettura angioina, e dalle due imponenti strutture del donjon, particolare tipo di torre difensiva. Alla base della rocca, due cinte murarie cingono le pendici del colle. All'interno di quest'area, sono visibili i resti di numerosi ambienti riferibili a strutture abitative; tra questi, l’unico edificio conservato in elevato è una grande cisterna a pianta rettangolare.

Meta fiabesca stagliata fra la natura incontaminata, il Castello di Avella è emblema del passato medievale della cittadina bassoirpina.