La Chiesa di Santa Maria della Consolazione di Sant’Andrea di Conza è un luogo di interesse storico, di cui oggi restano alcuni ruderi situati in Via Monastero.

L'edificio religioso era parte di un complesso monumentale posto nella parte più alta del paese e che comprendeva anche il Seminario, l’Episcopio e il Convento dei Padri Francescani Riformati. La realizzazione della struttura risalirebbe al 1607, secondo quanto ricostruito dall'autore locale Pompeo Russoniello, e fu gestita dai Padri Francescani, fino a quando non divenne Demanio dello Stato che, nel 1879, la vendette a privati. Da quel momento in poi, i danni provocati da eventi naturali e dal trascorrere del tempo, nonché il progressivo abbandono, ne hanno causato una lenta e progressiva decadenza.

Due sentieri gradonati consentivano l’accesso al Convento, i cui ambienti interni prevedevano una cucina con depositi al piano terra e il dormitorio al primo piano. Esternamente, erano previsti un orto, un chiostro e la Chiesa dedicata a Santa Maria della Consolazione. L’edificio religioso era a singola navata, sul fondo della quale, separato da una balaustra, vi era un coro ligneo che fu trasferito nella Chiesa del Purgatorio; presentava, inoltre, sei cappelle munite di altari. Il pronao ospitava il “Calvario”, ovvero cinque croci lignee che ricordavano la Crocifissione di Gesù; sopra, invece, era allestita la cantoria, corredata di organo.

Fortemente segnata, nel passato più recente, dall'incuria e da eventi cataclismatici, la Chiesa di Santa Maria della Consolazione si erge, oggi, a simbolo storico della comunità locale.

Indirizzo
Dove:
Via Monastero, 83053 Sant'Andrea di Conza AV, Italia
Vai alla mappa visualizza in mappa
Oriari
Quando:

Sempre fruibile

Sito Internet
Sito Web:
Comune
Numero di telefono
Telefono:
0827 35010
Mappa
Poligono GEO

Ruderi della Chiesa di S. Maria della Consolazione

Via Monastero, 83053 Sant'Andrea di Conza AV, Italia

Ti è piaciuto? Lascia una recensione!

La tua opinione è importante! Sarà visibile dopo approvazione dalla redazione.

Per inserire un commento devi essere un utente autenticato. Esegui accesso con Social Login

In cima