Zia Lidia Social Club porta in sala la storia del dirottatore irpino Raffaele Minichiello

"La sfida era riuscire a raccontare qualcosa di irraccontabile, che non è solo la storia di Fuani ma anche ciò che avviene nella sua mente, ed ero sicuro che un film di finzione non sarebbe stato in grado di far arrivare quella forza. Perciò ho deciso di usare quelle che io chiamo sinapsi visive, pensieri fulminei che creano immagini nuove". Così presenta al pubblico il suo docu-diario Francesco Patierno, il regista che sarà ospite dello Zia Lidia con "Svegliami a mezzanotte", un racconto di dolore, di presa di consapevolezza, di paura ma anche di speranza.

"La missione di parlarne" del documentario è la stessa missione dello Zia Lidia Social Club che, domenica 26 febbraio alle ore 20:00, al Multisala Partenio di Avellino, incontra  l'autore e regista Francesco Patierno e introduce, "Svegliami a mezzanotte", con il critico cinematografico Francesco Della Calce.

Candidato come miglior documentario ai David di Donatello e al Nastro d'argento, arriva ad Avellino in un appuntamento esclusivo con lo Zia Lidia e il Partenio di Avellino. Sarà, difatti, presente l'autore Francesco Patierno per presentare il film e raccogliere le suggestioni del pubblico in sala. Interverranno al dibattito Peppe Lanzetta, attore e autore di teatro e cinema; Francesco Della Calce, critico cinematografico, e Rosanna Maryam Sirignano, scrittrice e formatrice.

"Svegliami a mezzanotte", Italia 2022, durata 71 min, con Fuani Marino ed Eva Padoan (voce), è la storia di vita di Fuani Marino, dall’infanzia, passando per l’adolescenza, alla maturità, dagli studi universitari al matrimonio, fino alla nascita della sua bambina. Fino a quando, appena trentaduenne, decide di lasciare questa vita, un giorno di luglio del 2012. Ma non le riesce. Storia di un percorso di profonda autoanalisi, di rinascita, di superamento definitivo dell’ombra oscura che l’aveva inghiottita.

Di rinnovata forza e volontà di chiarimento, attraverso la scrittura di un libro che merita la pubblicazione di un’importante casa editrice. E che grazie alla sensibilità e all’interesse di Francesco Patierno diviene una sorta di docu-diario dalle generalità indefinite. Scritto a quattro mani con l’autrice, Patierno imbastisce un vero e proprio flusso di coscienza visivo ricorrendo ad immagini d’archivio (anche di epoche precedenti alla cronologia degli eventi), foto, fotogrammi, frammenti, suoni, fino a ricreare un’esperienza sensoriale che valica i confini dei codici documentari.

Presentato in concorso nella sezione Documentari Italiani nell’ultimo Torino Film festival, testimonia la versatilità di un regista capace di spaziare tra film di finzione (dramma e commedia), serialità televisiva, documentari (anche sul cinema) con disinvoltura e raffinatezza. "Non è di un documentario che si può parlare per questo complesso lavoro. Diventa necessario usare un’altra terminologia e il vocabolo più affine può essere proprio flusso". (Giancarlo Zappoli, MyMovies)

Per il lunedì al Cinema, al Movieplex di Mercogliano il 27 febbraio alle ore 20:00, lo Zia Lidia Social Club ha scelto di proiettare "Forever Young", il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi. Les Amandiers, in francese, è il quinto film da regista di Valeria Bruni Tedeschi, che a giudicare dalle critiche, ha ricevuto un consenso unanime. Nel film l'attrice italo-francese non compare, ma dirige un cast composto da giovani attori, sotto la guida dell'immancabile Louis Garrel.

Si tratta di una storia con risvolti autobiografici, dal momento che Bruni Tedeschi ha studiato proprio nella scuola di recitazione in cui è ambientata la storia. Dopo la prima in concorso al Festival di Cannes e la riproposta alla Festa del Cinema di Roma, Forever Young è un film di genere commedia, drammatico del 2022, ambientato verso la fine degli anni '80 e racconta la storia di tre ragazzi ventenni: Stella, Etienne e Adèle. Dopo aver sostenuto e superato l'esame per essere ammessi alla rinomata scuola di recitazione, fondata da Patrice Chéreau e Pierre Romans al Théâtre des Amandiers di Nantere, i tre giovani si sentono finalmente liberi di poter vivere pienamente la loro giovinezza. Immersi in quel vortice che è la vita a 20 anni, Stella, Etienne e Adèle si ritrovano ad affrontare passioni, amori, grandi cambiamenti, ma dovranno fare i conti anche con la loro prima tragedia.

Valeria Bruni Tedeschi torna indietro nel tempo per ricordare un periodo della sua vita per lei fondamentale, quegli anni da "amandier", cioè da allieva di Chéreau, che l'hanno formata come attrice. E' un film con Louis Garrel e Nadia Tereszkiewicz. Uscito al cinema il 1 dicembre 2022. Durata 126 minuti. Distribuito da Lucky Red.

La sua nostalgia per quel tempo intenso e libero si respira in ogni inquadratura, restituendo, soprattutto nelle prime scene e in quelle ambientate a New York, (quando i ragazzi vanno in trasferta all'Actors Studio di Lee Strasberg), passione e fiducia per le magnifiche sorti che sembra riservare loro il futuro: un entusiasmo che verrà frenato dall'involuzione di fine anni Ottanta. (My movies)

Altro evento cinematografico con lo Zia Lidia importante è l'arrivo, al Movieplex di Mercogliano il 27 e il 28 febbraio e il 1 marzo, dello strepitoso documentario di Alex Infascelli, con il racconto del primo dirottare della storia, l'irpino Raffaele Minichiello. Un appuntamento da non perdere con "Kill me if you can", le mille vite dell’irpino Raffaele Minichiello sul grande schermo, presentato anche alla Festa del Cinema di Roma, nella sezione Special Screenings, e uscito al cinema in questo febbraio 2023.

Raffaele Minichiello oggi vive a Seattle, ma il suo sangue è irpino. Ha vissuto a Melito il terremoto del ’62 e la conseguente miseria, cercando con la sua famiglia fortuna negli Stati Uniti. Forse nemmeno lui avrebbe potuto immaginare che l’avrebbe trovata sotto forma di fama, arrivando sulla bocca di tutti il 31 ottobre 1969. Pier Luigi Vercesi ne ha ricostruito accuratamente la storia in un libro, ma questa rappresenta solo il "primo tempo" del docu prodotto da Fremantle Italia e The Apartment con Rai Cinema.

Nel 1963 Raffaele Minichiello da Melito Irpino emigra, insieme alla sua famiglia, negli Stati Uniti. A diciassette anni si arruola nei Marines, resta per tredici mesi in Vietnam e viene decorato con una medaglia al valore. Ma in America "Ralph" non riuscirà a liberarsi dallo stereotipo dell’italiano mafioso. Gli insulti razzisti e una paga ingiusta saranno la ragione per cui intraprenderà una battaglia personale contro le autorità.

Il soldato italo-americano si imbarca, carico di armi, su un volo Los Angeles – New York e dà vita al primo e più lungo dirottamento aereo della storia. Dai movimenti pacifisti il suo gesto viene interpretato come un atto di contestazione alla guerra del Vietnam e Raffaele diventa suo malgrado un simbolo.

Oggi la sua straordinaria avventura è raccontata non solo nel volume "Storia di Raffaele Minichiello, il soldato italo-americano che sfidò gli Stati Uniti d’America" edito da Mondadori, scritto dal giornalista Pier Luigi Vercesi, ma anche da questo docufilm che lo Zia Lidia propone al suo pubblico alle ore 17:00 del 27, 28 febbraio e 1 marzo.