"Un Milione di italiani (non sono italiani)" è il cortometraggio di Maurizio Braucci, regista e sceneggiatore napoletano, che già nel titolo vuole sottolineare un dato ISTAT importante: un milione di giovani donne e uomini nati in Italia che non hanno diritto alla cittadinanza fino al compimento del diciottesimo anno di età (e a volte nemmeno dopo). In Italia, attualmente, ci sono circa 1 milione e 65mila minori stranieri. Moltissimi di questi ragazzi sono figli di genitori da tempo residenti in Italia, oppure hanno già frequentato almeno un ciclo scolastico.

Il film racconta in musica, attraverso la storia di due giovani artiste di talento, nate e vissute a Napoli ma non ancora "italiane" fino alla maggiore età, il tema politico abbastanza controverso e di grande attualità dello ius soli. Ed è nato nell’ambito di un percorso, iniziato nel 2019, del Centro Interculturale Officine Gomitoli della Dedalus per sviluppare e promuovere "l’empowerment sociale di giovani con background migratorio, la loro partecipazione al dibattito pubblico sulle questioni di policies che li riguardano e la possibilità di esprimere e portare i propri bisogni e le relative proposte".

Con il termine "ius soli" si intende il diritto del bambino straniero di acquisire con la nascita la nazionalità del Paese ospitante. L’intento della legge, che ha creato numerose polemiche tra le diverse forze politiche, è quello di concedere automaticamente la cittadinanza italiana al bambino nato in Italia da genitori stranieri. In alcune nazioni questa legge è già in vigore, come ad esempio negli Stati Uniti d’America, in cui chi nasce nel territorio dello Stato è automaticamente cittadino, prevale dunque, il diritto che sancisce la cittadinanza in base al luogo di nascita. Al momento, l’approvazione dello ius soli in Italia è stata rimandata in quanto le parti politiche, a causa delle idee contrapposte, non sono riuscite a trovare un punto di incontro valido.

Lo "ZiaLidiaSocialClub" domenica 5 febbraio 2023, al Cinema Partenio di Avellino, porterà in sala il suo impegno di promozione del sociale attraverso la cultura cinematografica e proietterà il documentario musicale di Maurizio Braucci per sottolineare l'importanza del diritto dello "ius soli" e la necessità, per questa nuova generazione di stranieri nati in Italia, di riavviare una riflessione su quanto l’attuale legge italiana dello "ius sanguinis" sia superata e "sia una legge barbara". Lo Zia Lidia è da venti anni che si "espande fino a contaminare di passione e bellezza tutti i luoghi, soprattutto quelli più marginali, dove l’amore per il cinema diventa militanza". Saranno presenti in sala il regista e sceneggiatore Maurizio Braucci e le protagoniste Fatima Mbengue e Sara Vanderwert. Seguirà un dibattito e il Concerto di Fatima e Sara.

Maurizio Braucci, ne firma la regia, la sceneggiatura e anche il soggetto del documentario. Le musiche di Pier Paolo Polcari  degli Almamegretta. Nel cast: Fatima Mbengue, Sara Vanderwert, Francesco Di Napoli, Chiara Orefice e Sergio Vitolo. È prodotto da Arrevuoto – Teatro Cinema e Pedagogia e Dedalus - Officine Gomitoli, in collaborazione con Parallelo 41.  Ed è tra i cortometraggi selezionati dalla giuria della XX edizione di Alice nella Città, rassegna collaterale e autonoma della Festa del Cinema di Roma (13 - 23 ottobre 2022), nella sezione "cortometraggi eventi speciali".

Maurizio Braucci è uno scrittore e sceneggiatore napoletano, co-autore delle sceneggiature di numerosi film, tra cui Gomorra e Reality di Matteo Garrone, L’intervallo e L’intrusa di Leonardo Di Costanzo, Anime nere di Francesco Munzi, Pasolini e Padre Pio di Abel Ferrara, Bella e perduta, Martin Eden e Le vele scarlatte di Pietro Marcello, La paranza dei bambini di Claudio Giovannesi. Da scrittore, ha pubblicato nel 1999 il romanzo Il mare guasto (tradotto in Francia dalle Ed. Mètailié) e nel 2004 i racconti Una barca di uomini perfetti, tutti e due per le Edizioni E/O; nel 2010 il romanzo Per sé e per gli altri per Mondadori; nel 2019 L’infelicità italiana – Vademecum su l’accoglienza, i migranti e noi per Edizioni Monitor. Da regista ha diretto i corti Stanza 52 (2016), Ragazzi da paura (2019) e Dura Lex (2021). Promotore culturale, da anni opera nel sociale, realizzando progetti con gli adolescenti e le fasce più deboli in luoghi marginali come carceri e centri sociali. È direttore artistico del progetto di teatro cinema e pedagogia Arrevuoto. Con La paranza dei bambini ha vinto nel 2019 l'Orso d'argento per la migliore sceneggiatura assieme a Claudio Giovannesi e a Roberto Saviano al Festival Internazionale del Cinema di Berlino.

"Quando mi hanno proposto di lavorare a un cortometraggio per promuovere il principio dello ius soli", spiega Maurizio Braucci, "ho iniziato a incontrare tanti giovani italiani di seconda generazione per farmi raccontare la loro condizione. In loro ho trovato talenti e intelligenze che mi sembrava riduttivo raccontare solo come quelli di giovani figli di stranieri, erano Persone. Quando ho scelto le due attrici, Sara e Fatima e le ho sentite cantare, ancora di più mi sono detto che era assurdo raccontarle perché erano di famiglia straniera. Così mi sono limitato a mettere in scena dei momenti della loro vita quotidiana, con le musiche di due canzoni che raccontassero l’assurdità di come funziona in Italia l’acquisizione del diritto di cittadinanza. È nata così l’idea di far ri-arrangiare un classico della canzone napoletana, una canzone che Sara cantava spesso. "Era de maggio" in napoletano, srilankese e wolof è un inno alla fratellanza, la prova che si può dire "core" in tre lingue diverse ma il "cuore" resta unico. Questo corto è una sorta di lavoro politico e sociale con cui cercare di far riflettere su quanto la legge italiana attuale sulla cittadinanza sia superata e limitata e che resta in vigore solo perché si gioca sulle paure della gente verso il cambiamento e la diversità. Io e i miei amici siamo a favore della tradizione ma siamo contro i tradizionalisti e il nostro piccolo film lo racconta".

Trama

Al centro della storia, due giovani cantanti napoletane, Fatima e Sara, i cui genitori provengono dal Senegal e dallo Sri Lanka. Fatima è alle prese con un amore che non vuole finire, Sara sta per incidere il suo primo disco. Con una lettera il Governo italiano invita le ragazze a diventare cittadine italiane, una richiesta che appare assurda vista la loro profonda appartenenza al contesto in cui vivono e sono nate.

Le due artiste cantano dal vivo "Era de Maggio", un classico della canzone napoletana, con la famosa cantante Maria Pia De Vito. Si scopre che il dialetto è la loro lingua madre musicale. Così, attraverso la loro vicenda, il documentario racconta il faticoso percorso per ottenere la cittadinanza di tanti ragazzi e ragazze che in Italia hanno emesso il loro primo vagito.

Dopo la visione del Documentario, seguirà il dibattito alla presenza di:

Antonio Petrillo, Presidente del corso di Scienze della Comunicazione dell'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli;

Don Vitaliano Della Sala, Vice Presidente della Caritas Avellino;

Letizia Monaco, Presidente dell'associazione "Comunità Accogliente";

Dimitri Mekla, mediatore culturale, delegato provinciale della CGIL Avellino - Camera del Lavoro Territoriale all'immigrazione;

Silvia Zarrella, Presidente dell'associazione "Asilo in Europa".

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Note
L'evento nasce dalla collaborazione di due importanti associazioni avellinesi che si occupano di cultura cinematografica: lo Zia Lidia Social Club e Avionica.
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Totalmente accessibile
Prenotazioni
Informazioni di prenotazione
Prevendita aperta al botteghino del Cinema Partenio fino ad esaurimento posti in sala disponibili
5 euro con tessera ZiaLidiaSocialClub e Avionica/ 7 euro per tutti
Per info e prenotazioni contattare il numero 328 673 0274
Botteghino Cinema Partenio Avellino: 0825 37119
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Comune:
Avellino
Indirizzo
Dove:
Piazza del Popolo, 1, 83100 Avellino AV, Italia
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Oriari
Quando:

Domenica 5 febbraio 2023 alle ore 20:30 al Cinema Partenio, un appuntamento importante con lo Zia Lidia, si proietterà il documentario musicale di Maurizio Braucci teso a promuovere il diritto dello "ius soli" della nuova generazione di stranieri nati in Italia. A seguire dibattito e concerto.

DOM
dalle 20:30

Prezzi di accesso
Prezzo:

Biglietto 5 euro con tessera ZiaLidiaSocialClub e Avionica/ 7 euro per tutti

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Avellino

Piazza del Popolo, 1, 83100 Avellino AV, Italia

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