Le prime notizie del complesso risalgono ad una donazione operata da tal Marino Calzarone, risultante da un atto notarile del 6 dicembre 1408, conservato presso l'Archivio di Stato di Napoli, fu alla base della costruzione della Chiesa di S. Caterina, edificata originariamente come Cappella destinata ad accogliere il Sepolcro di Fabio della Leonessa ( in seguito venne ampliata e rifatta nel XVIII secolo). Successivamente vicino alla cappella di Santa Caterina fu costruito il monastero dei Monaci della Congregazione Benedettina di Monte vergine. Da un inventario del 1696 si legge che "il Convento ha pareti bianche e cinque finestre… Attaccato alla Chiesa è il Convento, con sei celle sovrane e sei sottane, con giardino cinto da mura e altre stanze".
Il Convento fu poi soppresso sotto il pontificato di Innocenzo X e lasciato in abbandono finché nel 1722 fu donato ai Francescani da Benedetto XIII. Nel 1729 vi alloggiò lo stesso Papa che da Benevento tornava a Roma. Diventato ospizio, nel Convento vi si costituì una Comunità formata e regolare in seguito al decreto concesso dalla S. Congregazione il 10 dicembre 1724. Le spese per la costruzione del convento furono sostenute anche dal duca Fabio Maria Pignatelli della Leonessa che in esso fu sepolto insieme alla moglie Cristina di Sangro. Fu decorato al titolo di "Real Convento", con decreto di Ferdinando II di Borbone, che lo mise sotto la sua protezione il 13 luglio 1854.
Per l’elevato numero di Chierici, vi fu costituito il Chiericato di Filosofia nell’agosto 1939 e fu designato a sede di Noviziato fino al terremoto del 1962. I terremoti del novembre 1980 e del febbraio 1981 hanno minacciato gravemente la stabilità del Convento e della Chiesa costringendo i frati a trovare alloggio in case private messe a disposizione da alcune famiglie del paese.
All'interno è possibile visitare il magnifico chiostro realizzato in pietra tagliata con pozzo centrale e la chiesa ristrutturata negli ultimi anni, la tomba del duca Fabio Maria Pignatelli della Leonessa e sua consorte Cristina Di Sangro , diverse tele ottocentesche, altari in marmo intarsiati e policromi ed un pregevole coro. La facciata è formata da un paramento di blocchi di tufo al cui centro si apre il portale tardobarocco in pietra lavorata con timpano spezzato e sormontato da un rosone.
su prenotazione
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Chiesa e Convento di Santa Caterina
Via Santa Caterina da Siena,83018, San Martino Valle Caudina AV
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