Un invito a esplorare nuove prospettive, a capovolgere l'ordine stabilito e a seguire il corso del cambiamento, questo e molto altro è La Chimera di Alice Rohrwacher.

Sesto appuntamento della rassegna Visioni del Centrodonna al Cinema Partenio, mercoledì 24 aprile alle ore 17:30 e 20:00.

È una battaglia tra vettori contrapposti - fedeltà e desiderio, bene comune e possesso, predestinazione e libero arbitrio - che strattonano qua e là gli esseri umani, incapaci di seguire semplicemente le traiettorie del volo degli uccelli secondo "le regole assegnate a questa parte di universo". 

E' un film completamente libero, come sa esserlo il cinema di Alice Rohrwacher, che sceglie il tempo del racconto cominciando lentamente, per dare al suo protagonista lo spazio di una rincorsa fatale, e accelerando in "ascese velocissime" che rivelano una comicità da film muto.

Arthur è un giovane archeologo inglese che negli anni 80 cerca ed individua le antiche tombe etrusche tra bassa Toscana ed alto Lazio, grazie anche ad una dote sovrannaturale, quella di ‘sentire’ la presenza di vuoti nel sottosuolo. Cooptato da una banda di tombaroli, conosce un’anziana signora, Flora (madre di una sua fidanzata ormai morta, Beniamina) e la giovane portoghese Italia, che gli rimprovera l’illecita attività. Su tutti comanda il misterioso ricettatore Spartaco. 

Alice Rohrwacher è nata a Fiesole nel 1981, a meno di due anni di distanza dalla sorella Alba. Con la sorella, il padre Reinhard Rohrwacher e la madre Annalisa Giulietti vive in campagna, in provincia di Terni, luogo d’origine della madre e dove il padre lavora come apicoltore.

La regista studia Lettere e Filosofia a Torino e dopo la laurea segue due diversi master: Sceneggiatura e linguaggio documentario a Lisbona e Tecniche narrative, sceneggiatura e drammaturgia a Torino. La sua carriera inizia nel 2005, quando è co-regista, sceneggiatrice, montatrice e direttrice della fotografia del documentario in bianco e nero di Pierpaolo Giarolo "Un piccolo spettacolo".

Il vero e proprio esordio al cinema come regista arriva nel 2011 con il film "Corpo Celeste", che le fa ottenere il Nastro d’argento come miglior regista esordiente e che viene presentato nella Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes 2011. Nel 2012 il film vince anche un Ciak d’oro alla Miglior opera prima.

Nel 2014 Alice Rohrwacher presenta il suo secondo film, in cui recita anche sua sorella Alba Rohrwacher. Il film si chiama "Le meraviglie".

Nel 2018 esce il film "Lazzaro Felice", con la direzione esecutiva di Martin Scorsese e in cui troviamo nuovamente la presenza di Alba Rohrwacher, che racconta la storia di un giovane contadino che fa amicizia con il figlio della marchesa di cui cura la tenuta.

Oltre al cinema Alice Rohrwacher ha lavorato anche per la televisione e nella realizzazione di documentari. È sua la regia dei due episodi centrali della seconda stagione de "L’amica geniale" e la regista ha diretto due episodi di documentari collettivi: La fiumara di Checosamanca del 2006 e Una canzone di 9x10 novanta del 2014. 

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