San Sossio Baronia

Il comune di San Sossio Baronia sorge nell'area della Baronia. È un borgo di 1.574 abitanti, situato a 650 metri sul livello del mare e a 56 km da Avellino. Il territorio si estende per 19,19 km² e i comuni confinanti sono: Anzano di Puglia, Flumeri, Monteleone di Puglia, San Nicola Baronia, Trevico, Vallesaccarda e Zungoli.
L'etimologia del nome proviene dal Santo Patrono della comunità, mentre la specifica "Baronia" ha una duplice accezione: si riferisce, infatti, sia al comprensorio in cui il borgo ricade (Baronia di Vico), sia all'appartenenza del luogo, inteso come "baronia", ai suoi antichi signori. Gli abitanti sono detti sossiani, San Sossio di Miseno e San Pietro Martire sono i loro patroni.

LUOGHI DI INTERESSE

Chiesa di Santa Maria Assunta - Parrocchia in stile gotico, si caratterizza per l'elevata torre campanaria che reca con sé l'orologio civico
Colonna Crucinova - Attorniata da quattro sculture di angeli scolpiti in rilievo, sulla cui sommità è posta una croce in pietra
Fontana Tre Cannelle - Nota per le tre cannelle d'acqua contornate dalla riproduzione di altrettante facce con espressioni differenti (sorriso, tristezza e rabbia)
Santuario di San Michele Arcangelo - Luogo di culto, noto per la caratteristica "Scala Santa", contigua al santuario stesso
Mulino ad Acqua - Costruzione tipica del comprensorio storico-geografico della Baronia
Boschi e Sorgenti della Baronia - Zona di protezione speciale che si estende fino al confine con la Puglia

EVENTI

Falò della Baronia - Progetto di riscoperta dell'antica tradizione dei falò, accompagnato da spettacoli musicali, percorsi gastronomici e itinerari naturalistici
Festa di San Sossio e San Pietro - Festività religiosa in onore dei due compatroni, in programma nel mese di aprile
Festa di San Francesco Saverio e San Rocco - Celebrazioni in onore delle due figure religiose, in programma nel mese di agosto
Festa di San Michele Arcangelo - Festività religiosa, in programma nel mese di settembre
Karaokanto - Manifestazione musicale, in programma nel mese di giugno
Filomena Day - Manifestazione culturale, legata alla figura della brigantessa Filomena Pennacchio

PIATTI E PRODOTTI TIPICI

Irpinia Colline dell'Ufita DOP - Olio extravergine di oliva derivante in gran parte dalla varietà Ravece, caratterizzato da un piacevole gusto amaro e piccante
Pomodorino dell'Ufita PAT - Di pezzatura medio-piccola, presenta un colore rosso vivo e numerosi semi all'interno
Caciocavallo Silano DOP - Formaggio semiduro, a pasta filata, prodotto con latte di diverse vacche, tra cui la podolica

CURIOSITÀ

Con i suoi 620 ettari, San Sossio Baronia risulta essere il comune maggiormente interessato dalla zona di protezione speciale (ZPS), nota con il termine di "Boschi e Sorgenti della Baronia".
La comunità di San Sossio Baronia è legata a quella di Frattamaggiore (Napoli) da un gemellaggio, nato dalla condivisione dello stesso patrono, ovvero San Sossio da Miseno.

CENNI STORICI

I primi insediamenti a San Sossio Baronia risalgono al periodo compreso tra il III e il II secolo a.C., come dimostrato da alcuni rinvenimenti archeologici che fanno presagire l'esistenza di un primordiale centro abitato, probabilmente distrutto dai Romani.
L'origine del borgo, tuttavia, risale al XIII secolo ed è avvalorata da due scritti: il primo è un documento del 1299 in cui Carlo D'Angiò fa riferimento alla Baronia di Vico (l'attuale Trevico) con i suoi Casali, tra cui San Sossio; il secondo si riferisce alle "Rationes Decimarum Italiae", in cui viene specificato che i "Clerici S. Sossi" dovevano pagare la tassa annuale di "tari uno e grana 121" al Vescovo di Trevico per il periodo compreso tra il 1308 e il 1314.
La storia di San Sossio Baronia è strettamente legata alle famiglie Consalvo e Loffredo, almeno fino ai primi dell'Ottocento. La comunità sossiana fu parte attiva nei moti rivoluzionari, con la celebre occupazione del Municipio. Successivamente all'Unità d'Italia, conobbe il fenomeno del brigantaggio, fomentato dalla banda di Giuseppe Schiavone e della sua compagna, la sossiana Filomena Pennacchio, di cui ancora oggi viene rievocata la figura.