Castelvetere sul Calore

Il comune di Castelvetere sul Calore sorge nell'area della Valle del Calore. È un borgo di 1.589 abitanti, situato a 750 metri sul livello del mare e a 26 km da Avellino. Il territorio si estende per 17,17 km² e i comuni confinanti sono: Chiusano di San Domenico, Montemarano, Paternopoli, San Mango sul Calore e Volturara Irpina. Si erge sulle pendici del monte Tuoro ed è attraversato dal fiume Calore.
L'etimologia del nome è da ricercare in due termini latini: la prima parte deriva da Castellum, diminutivo di Castrum, che significa "fortezza", mentre vetere deriva da vetus, che vuol dire "antico". La specifica "sul Calore" è, invece, riferita allo stesso fiume da cui è attraversato. Gli abitanti di questo paese sono detti castelveteresi e il loro patrono è Santa Maria delle Grazie.

LUOGHI DI INTERESSE

Albergo Diffuso Borgo di Castelvetere - Diciassette alloggi, un ristorante caratteristico, una sala convegni e tanto altro, in uno dei centri storici più belli e caratteristici dell'Irpinia
Museo del Carnevale - Situato all'ingresso del centro storico, racconta la storia del carnevale castelveterese
Santuario di Santa Maria delle Grazie - Tra i luoghi di culto più visitati del paese, custodisce un trittico del Quattrocento
Chiesa di San Lorenzo - Nota per immergere nel profumo del pane benedetto i fedeli che la visitano durante la festa patronale dedicata a Santa Maria della Grazie
La Ripa - È così denominato il centro storico, nato dai resti del castello medievale, ed è molto caratteristico, grazie ai piccoli vicoli e alle antiche costruzioni con pietra a vista
Chiesa Matrice di Santa Maria Assunta - Posizionata nella parte più alta de La Ripa, svetta sui tetti delle case con il suo campanile settecentesco
Eremo di San Michele all'Elce - Chiesetta trecentesca dedicata al culto dell'Arcangelo
Fontana dello zoppo - Costruita in pietra locale all’inizio del Novecento, un tempo era un lavatoio pubblico per il paese
Sentiero naturalistico - Sentiero CAI n.144, situato nel Parco Regionale dei Monti Picentini
Altro - Cappella della Scala Santa, Chiesa S. Maria del Carmine, Oratorio della Madonna del Carmelo, Palazzo Bimonte, Palazzo De Beaumont, Palazzo Nargi, Palazzo Palermo, Palazzo Saggese, Palazzo Sullo

EVENTI

Carnevale Castelveterese - Sfilata di carri allegorici in cartapesta, con musica e balli coreografati e a tema, giunto nel 2020 alla sua 50esima edizione
Festa della Madonna delle Grazie - Celebrazioni patronali in onore della Madonna delle Grazie: si svolgono ogni 28 aprile, quando le bambine del paese dispensano pane benedetto a tutte le case del paese, vestiti di abiti ricoperti di oro prestato dagli abitanti in segno di devozione
Festa de Lo Ucciolo - Evento enogastronomico estivo, caratterizzato dalla valorizzazione di uno dei prodotti tipici locali, simili al saltimbocca
Sagra della Maccaronara - Altro evento enogastronomico estivo, dedicato a una tipica pasta locale
Festa di Sant'Antonio da Padova - Evento religioso che si svolge ogni 9 e 10 agosto
Festa di Sant’Antuono - Festa tradizionale di molti paesi dell'Irpinia che precede il Carnevale con falò e tavolate gastronomiche

PIATTI E PRODOTTI TIPICI

Maccaronara, Cecaluccoli, Cavatielli, Orecchie 'e prieuti - Pasta casereccia di antica tradizione condita con sugo di carne
A ‘Menesta ‘Mmaritata - Una minestra di verdure, anche tipiche della zona ed erbe di campo (borragine, ortica, cicorie, bietole, verza, ecc.) e carne bollita
Pizza chiena - Torta salata rustica, tipica del periodo pasquale, con un impasto simile a quello del pane che racchiude un ripieno di uova, pepe, formaggio fresco e salumi a pezzi
Taurasi DOCG - Vino di grande tradizione, realizzato grazie a un vitigno dalle origini antichissime: ben strutturato, elegante e austero ma, al tempo stesso, equilibrato e tannico; adatto a un lunghissimo invecchiamento, anche grazie alla sua struttura, mineralità, buona alcolicità e pienezza
Uva Coda di Volpe Rossa PAT - Dagli acini ricchi di pruina e avvolti da una spessa buccia di colore rosso scuro, può essere impiegata come uva da tavola, oppure per la produzione dell'omonimo vino
Caciocavallo Silano DOP - Formaggio semiduro, a pasta filata, prodotto con latte di diverse vacche, tra cui la podolica

CURIOSITÀ

Castelvetere sul Calore è stato uno dei precursori per la costruzione dei cimiteri fuori dal centro urbano, molto prima dell’imposizione dell’Editto di Saint Cloud, e lo testimonia la scritta visibile ancora oggi all'ingresso della cappella cimiteriale.
Uno sport molto praticato nel paese è il tiro con l'arco e sono stati vinti numerosi titoli a livello sia nazionale che internazionale dagli Arcieri del Vecchio Castello.

CENNI STORICI

Le origini di Castelvetere sul Calore sono poco conosciute. Probabilmente, la fondazione del paese risale alle prime invasioni barbariche ma, stando ad alcuni ritrovamenti di ruderi sulla montagna, questa terra era già stata protagonista in epoca romana, in quanto Lucio Cornelio Scipione Barbato, fra le sue numerose campagne militari, conquistò il monte Civitella. La zona, che corrisponde a questo monte, era allora detta Cisauna ed era strategica dal punto di vista militare per via della sua altitudine.
Le prime testimonianze scritte del territorio, tuttavia, risalgono al 991, quando Siconolfo, Conte di Conza, donò il suo feudo, insieme ai beni che possedeva, al Monastero di San Benedetto a Salerno. Furono comunque i Longobardi a costruire il castello intorno al quale prese vita il paese e che venne chiamato "Castello di Santa Maria", in seguito all’apparizione della Madonna dell’Assunta.
Dopo un breve periodo di dipendenza dall'Abbazia di Montevergine, alla guida di Castelvetere si avvicendarono diverse famiglie: gli ultimi feudatari furono i De Beaumont, prima dell'abolizione della feudalità nel 1806.