Il comune di Greci sorge nell'area della Valle del Cervaro-Miscano. È un borgo di 630 abitanti, situato a 821 metri sul livello del mare e a 72 km da Avellino. Il territorio si estende per 30,27 km² e i comuni confinanti sono: Ariano Irpino, Castelfranco in Miscano, Faeto, Montaguto, Orsara di Puglia e Savignano Irpino. È attraversato dal fiume Cervaro.
L'etimologia del nome proviene dal latino Graeci, ossia "greci", in riferimento alla popolazione greco-bizantina dalla quale ha avuto origine il borgo. Gli abitanti sono detti grecesi e San Bartolomeo Apostolo è il loro patrono.
LUOGHI DI INTERESSE
- Palazzo Caccese e Museo Vedovato - Edificio ottocentesco, all’interno del quale vi è il museo dedicato a Giuseppe Vedovato (1912-2012), presidente emerito del Consiglio d’Europa, nato a Greci
- Palazzo Lusi - Edificio cinquecentesco con cortile interno, che ospita il Palazzo Lusi Esposizione Archeologica Greci (PLEAG)
- Chiesa di San Bartolomeo - Dedicata al Santo Patrono, è la Chiesa Madre di Greci e domina la punta più alta del borgo
- Stazione di Posta "Tre Fontane" - Situata lungo il Regio Tratturo Camporeale-Foggia, è un esempio imponente dell'architettura rurale rinascimentale
- Mnemoteca - Comprende la mostra "Cultura e tradizione Arbereshe" e le Biblioteche "Vedovato" e "De Martino"
- Biblioteca "P. Leonardo De Martino" - La biblioteca comunale prende il nome da Padre Leonardo De Martino: scrittore e poeta italo-albanese, missionario apostolico in Albania, dedicò la sua vita a quella terra, dove vi fondò le prime scuole cattoliche. Rinomata la sua raccolta di poesie, intitolata "L'arpa di un Italo-Albanese"
- Palazzo Lauda - Struttura settecentesca, appartenente un tempo all'omonima famiglia
- Palazzo De Maio - Risalente al XVIII secolo, appartenne ai discendenti di Michele De Maio
- Laghetto collinare "Luzza Acqua Fets" - Detto anche "Lago Iliade", è un bellissimo lago naturale situato tra i monti Calvario e Cervo
- Villa comunale "Breggo" - Situata nell'omonima località ("Breggo" è un termine arbëreshë che significa "collina") è nota perché fu il primo insediamento arbëreshë, caratterizzato dalle superstiti kalive, antiche abitazioni tipiche
EVENTI
- Il Dramma Sacro di San Bartolomeo - Festa più importante del paese, dedicata al Santo Patrono, il 25 agosto
- Sagra del Caciocavallo - Evento enogastronomico con la degustazione di uno dei prodotti più gustosi e rappresentativi del territorio irpino
- Sagra della Pannocchia - Evento enogastronomico, accompagnato da buona musica, dove è possibile trovare diversi piatti e prodotti tipici
PIATTI E PRODOTTI TIPICI
- Muxhela - Dolce a base di farina di granone, uva passa, pinoli e zucchero
- Çiç kuet - Bollito di grano misto a granone, con aggiunta di zucchero
- Panari e Nusia - Dolci tipici pasquali di pasta frolla decorati con confetti colorati, che assumono la caratteristica forma del paniere
- Irpinia Colline dell'Ufita DOP - Olio extravergine di oliva derivante in gran parte dalla varietà Ravece, caratterizzato da un piacevole gusto amaro e piccante
- Caciocavallo silano DOP - Formaggio semiduro, a pasta filata, prodotto con latte di vacca di diverse razze, tra cui la podolica
CURIOSITÀ
Ancora oggi, Greci è conosciuta dalla sua comunità arbëreshë con il nome di Katundi.
Per via della sua storia, nel territorio di Greci si trovano molte contrade che portano denominazioni prettamente arbëreshë: Sheshi Kikutë, Pilli, Fisa, Ghama Shpotit, Mali, Vreshtë, Bregu, Shkembi, Rëshkalatat, Shelqi, Proigas.
CENNI STORICI
Greci viene citata per la prima volta dopo il 535, ossia in seguito alla spedizione delle truppe bizantine del generale Belisario in Italia Meridionale. Fu, probabilmente, in tale occasione che il borgo irpino ebbe origine, mutuando anche il proprio nome dalla popolazione greco-bizantina.
Distrutto varie volte nel corso della storia, la popolazione di Greci visse il suo periodo di contaminazione con la comunità albanese tra il 1461 e il 1464: in quell'occasione, il generale Skanderbeg (1405-1468), eroe nazionale di Albania, accorso in Italia in sostegno di Ferdinando d'Aragona nella battaglia di Orsara contro Giovanni d'Angiò, fece stanziare in questo territorio una guarnigione composta da suoi soldati, per contribuire alla ricostruzione del paese e a difenderlo da eventuali incursioni nemiche.
L'intero borgo cambiò profondamente volto: il nome cambiò da Greci a Katundi, mentre le abitazioni precedenti furono rimpiazzate con le kalive (case in pietra e col tetto in legno e tegole). Venne, infine, importato il rito greco-ortodosso, successivamente soppresso nel 1690 dal Cardinale Orsini.
Greci è da visitare sempre più con nuovi occhi, in una dimensione lenta, lasciandosi affascinare dalle storie dei territori e dalla sua accoglienza tipica, che ha fatto tesoro delle contaminazioni culturali
Greci
Piazza Umberto I, 10, 83030 Greci AV, Italia
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