Gesualdo: La "Vampaleria" di Sant'Andrea, il fuoco della tradizione e della speranza

Il Rito dei Falò (Vampaleria) per i gesualdini, è legato alla devozione per Sant'Andrea Apostolo, la cui festa cade alle soglie dell’inverno, il 30 Novembre, e rappresenta da secoli un atto di fede e un'invocazione contro l'oscurità. 
Per i cristiani la luce è incarnata dalla figura divina di Sant'Andrea che, crocifisso sulla Croce, racchiude il mistico messaggio della manifestazione della "Luce della Fede" che scaccia le tenebre nella mente e nel cuore.

Il culto del Santo sembra sia iniziato a Gesualdo quando fu donata alla comunità una sacra reliquia, il Braccio di Sant’Andrea, proveniente dall’Abbazia del Goleto. La preziosa reliquia, incastonata in una piccola scultura rivestita di argento, oggi è custodita e venerata nella Chiesa Madre di San Nicola. 

La tradizione del fuoco e dei falò è postuma al culto del Santo, che era iniziato già agli inizi del ‘600, quando fu donata la reliquia. 
Il rito della Vampaleria sembra sia sorto nell'Ottocento, a seguito dell'abbattimento del tiglio collocato nella piazza principale della cittadina (oggi Piazza Umberto I), il cui legno fu in parte bruciato e in parte utilizzato per la realizzazione della statua del Santo.

Al centro della scena il fuoco, la luce, come simbolo per esorcizzare il male, le tenebre, ma anche come elemento primario intorno al quale l’intera comunità ritrova la sua unità e invoca il soprannaturale auspicando benefici per il futuro (e un po’ di calore per riscaldarsi dalle rigidità dell’inverno).
E' intorno al fuoco che la cultura popolare, con i suoi canti, i suoi balli e le sue tipicità gastronomiche, accoglie, include ed unisce. 

Con l'auspicio di rilanciare questa tradizione coinvolgendo le nuove generazioni, Giovedì 30 Novembre, la Pro Loco di Gesualdo ripropone questo antico rito.

PROGRAMMA

Ore 18.00
Accensione della Vampaleria in Piazza Neviera 
Benedizione del Fuoco

Ore 20.00
Apertura Stand Gastronomico