Il comune di Avella sorge nell'area della Bassa Irpinia. È un paese di 7.688 abitanti, situato a 207 metri sul livello del mare e a 24 km da Avellino. Il territorio si estende per 29,39 km² e i comuni confinanti sono: Baiano, Casamarciano, Cervinara, Pannarano, Roccarainola, Rotondi, San Martino Valle Caudina, Sirignano, Sperone, Tufino e Visciano. È attraversato dal fiume Clanio.
L'etimologia del nome ha diverse ipotesi: sembrerebbe provenire da "abblona"termine latino che significherebbe "ricca di mele"; da "abel" che significherebbe "campo erboso"; mentre nel Settecento il botanico Linneo attribuì il nome scientifico alla nocciola, nux avellana, relativa alla specie corylus avellana derivante proprio da Avella. Gli abitanti sono detti avellani e San Sebastiano è il loro patrono.
 

LUOGHI DI INTERESSE

  • MIA Avella -  Museo Immersivo e Archeologico di Avella è un allestimento tecnologico realizzato presso il Palazzo Baronale di Avella ed è un progetto rientrante nel piano di valorizzazione territoriale del Sistema Irpinia. Si tratta di un percorso multimediale caratterizzato da proiezioni, suggestioni grafiche, quadri parlanti e postazioni di Realtà Virtuale per raccontare la storia di Avella e del Palazzo
  • Area Archeologica dell'Anfiteatro Romano di Avella - Costituisce l'opera architettonica di epoca romana più importante della città: un museo a cielo aperto in cui è possibile rivivere la gloria della Roma imperiale
  • Area Archeologica della Necropoli Monumentale di Avella - Tra i più rappresentativi ritrovamenti di sepolture del periodo romano, la necropoli avellana offre uno scorcio della Roma imperiale tra il I sec. a.C. e il I sec. d.C.
  • Castello di Avella - Meta fiabesca stagliata fra la natura incontaminata, il Castello si presta come luogo di turismo culturale, perfetto anche per gli amanti delle passeggiate e per gli esploratori
  • Antiquarium Archeologico di Avella - Custodisce vasi, oggetti votivi, corredi funerari risalenti alle prime fasi insediative nell'area della Bassa Irpinia
  • Palazzo Baronale Alvarez De Toledo - Sede municipale, è un esempio di rara bellezza architettonica della prima metà del XVI secolo, con annesso giardino "Livia Colonna", di stile vanvitelliano, e una fontana marmorea
  • Chiesa SS. Annunziata - Edificio religioso risalente al 1588, con annesso il Convento dei Frati Minori Francescani e uno splendido chiostro interno
  • Collegiata di San Giovanni Battista - Nota anche come Parrocchia di Santa Marina, si distingue per l'imponente torre campanaria e per i dipinti del XVIII secolo
  • Altre Chiese - Chiesa di S. Pietro Apostolo, Chiesa di S. Romano Martire, Chiesa del Purgatorio, Chiesa dei Sette Preti, Chiesa della Madonna delle Grazie, Chiesa di S. Ciro, Cappella di S. Candida, Chiesa della Madonna del Carmine
  • Percorsi Naturalistici - Fusaro, Cascate di Acqua Pendente, Grotte di San Michele
     

EVENTI

  • Pane, Ammore e Tarantella - Evento di arte, cultura, musica ed enogastronomia
  • Sagra della Castagna e della Nocciola avellana - Evento enogastronomico legato ai principali prodotti del territorio
  • Jazz al Castello - Rassegna musicale all'interno dell'antica fortezza
  • Pomigliano Jazz - Importante rassegna musicale nell'antico anfiteatro romano di Avella
  • Avella Art Festival - Rassegna di musica e spettacoli
  • Musica Nel Parco - Rassegna musicale di jazz e blues che si svolge nella Corte del Palazzo Baronale
  • Teatro sotto le stelle - Rassegna che raccoglie le più importanti compagnie teatrali della Campania
     

PIATTI E PRODOTTI TIPICI

  • Nocciola - La nocciola avellana/irpina - nux avellana - con il suo forte legame storico, culturale e socioeconomico con l’area geografica di provenienza, rappresenta un'eccellenza gastronomica che ha un ricco assortimento di varietà: la Mortarella, la San Giovanni, a frutto allungato (più di due terzi della produzione), la Tonda Bianca e la Tonda Rossa di Avellino
    Tagliatelle al sugo di noci Pasta fresca al pesto di nocciola - Primi piatti incentrati sulla nocciola, principale prodotto tipico locale
  • Fagiolo Zolfariello PAT - Tipico dei Monti di Avella, di colore paglierino chiaro, con una caratteristica nota zolfigna nel sapore
  • Pane di Baiano PAT - Dalla forma allungata e dalla mollica elastica, ha occhiature grandi e diseguali e una crosta spessa e croccante
  • Cassata avellana - Dolce tipico della Bassa Irpinia al gusto di nocciola, ricotta e pan di Spagna
  • Fagioli alla Pecoraresca - Piatto tipico a base di fagioli, olio, origano, peperoncino e pane raffermo
  • Pesto all'Aglio Orsino - Prodotto tipico coltivato a 1.000 mt di altezza nei Monti di Avella
  • Capicollo PAT - Insaccato derivante da un taglio di carne ricavato, a sua volta, dal dorso del collo del maiale, da cui si fa derivare il nome
  • Caciocavallo Silano DOP - Formaggio semiduro, a pasta filata, prodotto con latte di diverse vacche, tra cui la podolica 
     

CURIOSITÀ

L'anfiteatro di Avella, eretto in opus reticulatum di tufo nel I sec. a.C., è più antico del celebre Colosseo di Roma costruito nel 72 d.C..
 

CENNI STORICI

Le origini di Avella sono molto antiche: la vita, qui, si è sviluppata dall'epoca preistorica. Quando il territorio era abitato dagli Osci, si estendeva tra il massiccio del Partenio e la piana di Palma Campania, in una fertile pianura di estensione ben più consistente di quella attuale. Dopo gli Etruschi, Avella divenne sannita intorno al V secolo a.C., un dominio che durò poco più di un secolo; mentre, con l’arrivo dei Romani, nel 399 a.C., diventò Municipio.
Nel lungo periodo di dominazione, Avella meritò più volte la considerazione romana per la fedeltà mostrata. Più tardi, fu travolta dall'invasione dei Vandali, dei Goti e dei Greci che la distrussero, a eccezione del formidabile castello. Dopo Longobardi e Saraceni, arrivò la pace con i Normanni e il ritorno degli avellani nelle loro antiche sedi. Ebbe, così, origine la Baronia di Avella che comprendeva anche l'attuale Baiano e Cicciano.
La dinastia dei baroni avellani ebbe inizio con Arnaldo, nipote di Riccardo, conte di Avella e principe di Capua, sviluppandosi poi attraverso Rinaldo III, cavaliere di Carlo D’Angiò, la famiglia Orsini, Filiberta di Chalou, Girolamo Colonna, Caterina Saracino e i conti Spinelli, che abbellirono Avella con vie ed edifici pubblici, riportando all’antica gloria il Castello e il Palazzo Baronale.

 

L’autunno dalle sue mille cromie è la stagione ideale per visitare Avella con tutto il suo patrimonio culturale. Si decide di incamminarsi tra le sue vie, perché si è infiammati dalla sua storia, che accende un desiderio, diventandone così parte integrante
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