La V Tappa del Giro d'Italia 2023 attraverserà l'Irpinia il 10 Maggio. Andiamo alla scoperta dei comuni attraversati dalla carovana rosa.
Il comune di Mirabella Eclano sorge nell'area della Valle del Calore. È un paese di 7.492 abitanti, situato a 372 metri sul livello del mare e a 37 km da Avellino. Il territorio si estende per 33,96 km² e i comuni confinanti sono: Apice, Bonito, Calvi, Fontanarosa, Grottaminarda, Sant'Angelo all'Esca, Taurasi, Torre Le Nocelle e Venticano.
L'etimologia del nome deriva dall'unione di "mira", che ha il significato di "guardare", e “bellum” in riferimento alla bellezza del luogo, mentre il termine "Eclano" deriva da Aeclanum, antico centro sannita sito in zona. Gli abitanti sono detti mirabellani e la Madonna del Latte è il loro patrono.
LUOGHI DI INTERESSE
- Parco Archeologico di Aeclanum - Antica città dell’età eneolitica, è uno dei centri sanniti più importanti dell’Irpinia, con un'area di circa 18 ettari in cui sono presenti anche tracce di costruzioni risalenti all'età imperiale (Itinerario "Alla scoperta dei Siti Archeologici Irpini")
- Chiesa di Santa Maria Maggiore - Ricostruita dopo il terremoto del 1962, si trova in una posizione panoramica ed è testimonianza pressoché millenaria di storia e fede
- Museo di Arte Sacra - Situato all’interno delle ex Chiese della confraternita del Ss. Rosario e dell’arciconfraternita di San Prisco, custodisce opere e manufatti di diverso genere e periodo, espressione della profonda devozione religiosa della comunità (Itinerario "I Musei di Fede e di Arte Sacra in Irpinia")
- Museo del Carro - Collezione di componenti di paglia intrecciata utilizzate per la costruzione del Carro, che ne ripercorre l'evoluzione storica
- Museo dei Misteri in cartapesta - Situato nelle antiche scuderie del convento francescano, custodisce sculture interamente realizzate in cartapesta dall’artista eclanese Antonio Russo
- Chiesa di San Bernardino - Chiesa costruita in onore del Santo nel 1698 grazie al culto radicato nella comunità eclanese
- Complesso Monumentale di San Francesco - Fondato nel 1222, anno a cui si fa risalire il passaggio del Santo di Assisi per Acquaputida, il Complesso è formato dai corpi di fabbrica della Chiesa, del Convento e dell’ex Oratorio, e dagli spazi aperti della piazza con l’obelisco, il chiostro ed il giardino.
- Sito eneolitico di Madonna delle Grazie - Tra i siti archeologici più datati d'Irpinia, la necropoli di Madonna delle Grazie custodisce reperti preziosissimi rinvenuti nel territorio di Mirabella Eclano, con una serie di tombe “a forno”
- Mostra Archeologica - Auditorium - Piccola chiesa risalente al XVI secolo, oggi sede dell’auditorium dove si svolgono convegni, mostre e concerti
- Parco Fluviale Fiume Calore - Parco realizzato lungo il corso del Fiume Calore attraverso una insenatura artificiale
- Palazzi Storici - Palazzo Cappuccio, Palazzo Angrisani ex Orsini, Palazzo Ciani, Palazzo Penta e Villa Orsini. Il patrimonio artistico della Città è ricco ed interessante: i palazzi monumentali Cappuccio, Penta, Sorrentino, Ciani, de Bellis e Angrisani sono esempi di edilizia civile concepita con stile ed originalità, le Chiese testimoniano dell'importanza del centro irpino già in tempi remoti
EVENTI
- La tirata del Carro - Antica tradizione che consiste nel trasporto per le vie della città di un obelisco alto 25 metri e rivestito di paglia intrecciata
- Settembre Eclanese - Rassegna di eventi della durata di circa un mese che si svolge in occasione della festività di Maria Ss. Addolorata
- Sagra della pannocchia - Manifestazione tipica del borgo, nota come la più antica manifestazione enogastronomica della Valle del Calore
- La festa della Madonna del Latte - Festa liturgica diffusa in tutta Europa
- La festa di S. Bernardino - Processione, con cavalieri e figuranti in costume, che accompagna la statua del Santo per le strade del paese
- Aeclanum Beer Festival - Manifestazione dedicata alla gastronomia e alla birra, con musica e intrattenimento
PIATTI E PRODOTTI TIPICI
- Taurasi DOCG - Vino di grande tradizione realizzato grazie ad un vitigno dalle origini antichissime: ben strutturato, elegante ed austero ma al tempo stesso equilibrato e tannico; adatto ad un lunghissimo invecchiamento anche grazie alla sua struttura, mineralità, buona alcolicità e pienezza
- Irpinia Colline dell'Ufita DOP - Olio extravergine di oliva derivante in gran parte dalla varietà Ravece, caratterizzato da un piacevole gusto amaro e piccante
- Menesta e pizza ionna - Pizza con farina di mais, a cui si possono unire cìcoli (grasso di maiale a pezzetti), e che si mangia in accompagnamento a una minestra di verdure ed erbe di campo miste
- Mugliatiello - Interiora di agnello, condite con aglio e prezzemolo
- Ciciruottoli - Dolci di pasta sfoglia ripiena di passata di ceci e cioccolato
- Cicatielli col pulieio - Cavatelli fatti a mano conditi con passata di pomodoro e puleggio, erba appartenente alla famiglia della menta
CURIOSITÀ
Si ritiene che la grande e antica città di Aeclanum, rinvenuta nella frazione “Passo”, sia soltanto una piccola parte di un immenso insediamento sannita.
Tradizionalmente la buona sorte del paese è legata all'andamento del "Carro” che, una volta all’anno, deve compiere l’intero percorso senza mai cadere.
CENNI STORICI
Mirabella Eclano ha origini molto antiche, come attestato da alcuni ritrovamenti archeologici di età eneolitica.
Luogo di passaggio tra la Valle del Calore e la Valle dell’Ufita, posizionata lungo l'importantissima via Appia, il paese, prima chiamato di Aeclanum poi di Quintodecimo, si sviluppò rapidamente fino a diventare il centro strategico e commerciale più importante del Sannio-Irpino.
Successivamente, il trasferimento in un luogo più sicuro e difendibile, ossia più arretrato rispetto a quelle importanti vie di comunicazione, diede vita ad una nuova fondazione dal nome Acquaputida, che corrisponde in effetti all'attuale insediamento abitativo.
Il cambiamento della denominazione da Acquaputida a Mirabella risale all’età angioina, mentre l’appellativo “Eclano”, come si legge sul sito del Comune, fu aggiunto nel 1862 per volere del re Vittorio Emanuele II.
Emblematico è lo stemma della città, adottato a partire dal 1873, perché ha l'intento di raccontare quella che è stata la storia di Mirabella Eclano: «l’araba fenice rinasce dalle fiamme di tre ruderi che simboleggiano Aeclanum, Quintodecimo e Acquaputida e volge lo sguardo a sinistra dove è posto un sole splendente».
Mirabella Eclano è realtà e sogno, un tumulto di emozioni e vibrazioni in un tempo fermo. Vestigia che prendono vita negli occhi degli spettatori a cui si dona con infinite suggestioni