Il comune di Lioni sorge nell'area dell'Alta Irpinia. È un paese di 6.155 abitanti, situato a 550 metri sul livello del mare e distante 48 km da Avellino. Il territorio si estende per 46,51 km² e i comuni confinanti sono: Bagnoli Irpino, Calabritto, Caposele, Morra De Sanctis, Sant'Angelo dei Lombardi e Teora.
L'etimologia del nome sembrerebbe trarre origine da qualche antico monumento in cui erano effigiati dei leoni; infatti, nei documenti medievali, Lioni è di solito indicato come casale Leonum o de Leonibus, ossia "casale dei leoni". Gli abitanti sono detti lionesi e il loro patrono è San Rocco.
LUOGHI DI INTERESSE
- Chiesa di Santa Maria Assunta - Probabilmente costruita sui resti di un edificio del XV secolo, della costruzione originaria resta ancora la torre campanaria
- Santuario di San Rocco - Edificato dopo il terremoto del 1980, sulle macerie dell'antica Chiesa della Madonna del Carmine, fu intitolato al Santo Patrono del paese, protettore contro la peste
- Villa Bianchi - L’impianto costruttivo originale risale probabilmente alla fine del XVII secolo: nel corso del tempo ha subito diversi interventi di ristrutturazione e, oggi, conserva il tipico stile Liberty
- Chiesa della SS. Annunziata - Situata nel cuore del certo storico di Lioni, risale al Cinquecento
- Antico mulino ad acqua "La Cascata" - Costruito nell'Ottocento, è rimasto in esercizio fino agli anni Venti del secolo scorso ed è oggi testimonianza storica della tradizione contadina del passato
- Castello di Oppido - Fortilizio di cui sono visibili soltanto alcuni resti
- Castrum longobardo e Tomba romana - Recinto in muratura a pianta rettangolare, con due torri addossate ai lati corti
- Fortezza sannitica - Resti di una cinta muraria, forse appartenente a un villaggio fortificato di epoca sannitica
- Museo Etnografico, Antropologico e del Territorio - Ospitato nei locali della scuola, custodisce circa 3.500 oggetti
- Stele del Dio Silvano - Attualmente conservata nel Museo Irpino di Avellino, la stele è risalente all'età di Domiziano
- Murales - La cittadina è arricchita da diverse opere di grandi proporzioni sui muri esterni degli edifici
- Altro - Chiesa S. Antonio da Padova, Chiesa S. Bernardino da Siena, Chiesa S. Carlo Borromeo, Chiesa S. Maria del Carmine al Cimitero, Chiesa S. Maria del Piano, Palazzo Capasso, Palazzo Salzarulo
EVENTI
- Riti di Fuoco - Antica tradizione dei falò dell'Immacolata, riportata alla luce dagli abitanti lionesi
- Sulle rive del fiume Ofanto - Evento giunto nel 2020 alla sua terza edizione, che mira a far conoscere un luogo di Lioni che, da tempo, risultava incurato
- Concerto di San Rocco - Tra gli eventi più attesi dalla comunità lionese, si tiene il 17 agosto, in occasione dei festeggiamenti per il Santo Patrono
PIATTI E PRODOTTI TIPICI
- Treccia lionese - Prodotto caseario tipico del luogo
- Torrone millefiori - Prodotto da un'azienda locale da diversi decenni, la Millefiori Oliviero, riprende un'antica tradizione familiare
- Caciocavallo Silano DOP - Formaggio semiduro, a pasta filata, prodotto con latte di diverse vacche, tra cui la podolica
- Caciocavallo irpino di grotta PAT - Formaggio a pasta filata, prodotto con latte proveniente da allevamenti di piccole e medie dimensioni, da bovine in prevalenza di razza bruna, stagionato tradizionalmente in grotta
CURIOSITÀ
Si narra che, in epoca romana, la collina di Lioni venisse usata come luogo di sepoltura, idea avvalorata dalle due stele funerarie con l’immagine delle persone sepolte.
Uno dei leoni in pietra, cui il paese deve il nome, è ancora visibile davanti al palazzo del municipio.
Nel 2005, il comune di Lioni è stato insignito della Medaglia d'oro al Merito Civile per l'impegno dimostrato, durante il periodo post terremoto del 23 novembre 1980, nell'affrontare la «difficile opera di ricostruzione del proprio tessuto abitativo, nonché della rinascita del proprio futuro sociale, economico e produttivo».
CENNI STORICI
Sulla storia di Lioni esistono narrazioni varie e divergenti, sebbene l'origine del paese sia ben documentata in epoca medievale, attraverso notizie risalenti al periodo tra il 1289 e il 1306, durante il quale l'intero territorio lionese rientrava nel feudo di Oppido.
Verso la fine del XIII secolo, Oppido entrò in crisi e il territorio di Lioni fu amministrato, in seguito, da numerose famiglie: Balvano, Gianvilla, Caracciolo e Imperiale.
La comunità lionese è stata sconvolta, nel corso dei secoli, da numerose calamità naturali e dalle pestilenze. L'ultimo tragico avvenimento è datato 23 novembre 1980: il terremoto in Irpinia causò tantissimi danni al centro abitato di Lioni, provocando 228 vittime.
Alla ricerca dell'identità locale grazie alla street art, Lioni si svela con una poetica di riflessione che si lega indissolubilmente al territorio, a chi la vive e a chi la attraversa
Lioni
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